Galli difende la Provincia «Troppi interessi di parte»

VARESE Varese “affondata” dal Consiglio delle autonomie locali. Nella bolgia della riunione-fiume di martedì, la nostra realtà provinciale è rimasta inascoltata. A vincere sono stati gli assi e le logiche campanilistiche che salvano province come Monza, a beneficio del mantenimento di Como capoluogo. E Varese torna ad essere una succursale del comasco.
La battaglia finale sarà però in consiglio regionale, dove Pdl e Pd sembrano già pronti a non concedere deroghe per la nostra provincia.

Mentre l’unica forza che promette battaglia è la Lega. Come spiega un amareggiato presidente Dario Galli.
Varese è stata “vittima sacrificale”?
Cal ha dimostrato di essere un ente inutile. Si parla tanto di spending review, ma dovremmo cominciare ad abolire organismi come questo, un coordinamento tra enti locali che alla fine dimostra di essere incapace di scelte sensate.
Al momento del voto ognuno ha pensato al suo orticello?
Tutti, al momento di votare, facevano solo mere questioni territoriali. Se una proposta non piaceva, tutti contro. Se, per quanto assurdo, andava a favore del loro tornaconto, votavano a favore.
Come per la deroga per Monza e Brianza?
Esatto. Voglio vedere cosa succederà quando a Roma vedranno quella deroga, sempre che ci arrivi. Come popolazione, è vero, è poco meno di Varese. Per il resto il territorio è un terzo del nostro, che già siamo la metà di quello richiesto dalla legge. E non confina né con Stati esteri né con altre regioni.
La battaglia adesso passa in Lombardia?
La linea della Lega, del nostro gruppo consiliare, è quella di impedire l’accorpamento di Varese. Mi auguro che anche altri consiglieri, perlomeno quelli del territorio, siano altrettanto ragionevole. Sentendo le dichiarazioni di alcuni autorevoli membri di giunta varesini, però, non saprei.
Si riferisce all’assessore regionale Raffaele Cattaneo, favorevole all’accorpamento? Che ne pensa della sua posizione?
Era scontata, il Pdl confessionale ha sempre ragionato su logiche regionalo-centriche; anzi, vede le Province come un fastidio perché sono un livello che blocca le decisioni che arrivano da Milano.

L’intervista completa al presidente Dario Galli e molti altri approfondimenti sul terremoto-province sul quotidiano in edicola giovedì 4 ottobre

s.bartolini

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