Giù il cappello per l’ennesima volta di fronte a questo Martinenghi.
Nella notte statunitense, il giovane varesino ha rispettato le attese e si è messo al collo l’oro mondiale nei 100 rana ad Indianapolis, nella sesta edizione dei Mondiali Junior. Una vittoria meritata e sostanzialmente mai in discussione, per questa volta senza record italiano o mondiale che sia: a Tete basta un “normale” 59”58 per ottenere la medaglia del metallo più prezioso, superando con ampio margine gli americani Reece Whitley (1’00”08) e Michael Andrew (1’00”37).
Per Martinenghi è il primo oro iridato della carriera, due anni fa Nicolò giunse secondo nei 50 e settimo nei 100 a Singapore, sempre tra gli Junior. In semifinale il talentino del Nuoto Club Brebbia, sapientemente allenato da Marco Pedoja, aveva fermato il tempo sul 59”01, valido come record italiano e come record mondiale juniores, oltre che come quarta prestazione mondiale stagionale.
Una prestazione che ai Mondiali senior di Budapest sarebbe valsa non solo l’ingresso in finale (sfumato per pochi centesimi), ma anche la medaglia di bronzo. Questo perché il terzo classificato, il russo Kirill Prigoda, ha ottenuto proprio il bronzo con un 59”05. Questi numeri certificano la crescita costante e repentina del giovane Nicolò, che ha nuotato 23 volte la distanza in competizioni ufficiali nel solo 2017 (tra individuali e staffette), scendendo per ben sedici volte sotto il minuto.
La nuova frontiera, sempre nei 100, è quella di scendere sotto la barriera dei 59” e, ad occhio e dati alla mano, non sembra mancare molto. Nel mirino, quando sarà archiviata questa parentesi tra gli Juniores, non potranno che esserci a lungo termine gli appuntamenti di Gwangju del 2019, prossima edizione dei Mondiali, ed i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, che potrebbero regalare al nostro grosse soddisfazioni.
Non è però ancora finita la fatica ad Indianapolis per Martinenghi: oggi lo ritroveremo in vasca nelle batterie, sessione mattutina (quindi dopo le 17 italiane) e nell’eventuale finale dei 200 rana, che è la distanza su cui eccelle di meno, superata la mezzanotte di casa nostra. Domenica invece sarà in vasca anche sui 50 rana, batterie e finali con la stessa successione oraria, in cui probabilmente proverà a riprendersi il record italiano che Fabio Scozzoli gli ha soffiato ai Mondiali di Budapest.