GAZZADA SCHIANNO Accoltellato sull’uscio di casa, in quel cortile maledetto in via Magnani 6 a Schianno che gli ha avvelenato la vita, in tutti i sensi: Gino Tonetto, 51 anni, è ora fuori pericolo, ma ha davvero rischiato la vita questa mattina poco dopo le 7, quando è stato portato dal cognato in macchina al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo con una ferita al torace, all’altezza dello sterno. Un colpo in pieno petto, che è andato in profondità e che ha rischiato di ledergli organi vitali. I medici hanno sciolto la prognosi soltanto ieri pomeriggio, dopo il felice esito di un delicato intervento chirurgico.
Un agguato a freddo, ma la rabbia e il livore del suo aggressore covavano da tempo: perché a colpirlo sarebbe stato il suo vicino di casa, Pasquale Midaglia, 43 anni, imprenditore edile, con il quale da anni aveva ingaggiato un contenzioso a colpi di carte bollate proprio per quei pochi metri quadrati che separano le abitazioni dei due.
È stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio su ordine del pm Massimo Politi poco dopo grazie alla prontezza di riflessi dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Varese e della stazione di Azzate: era all’interno di un bar lungo la Gallaratese, a nemmeno tre chilometri dal luogo dove ha quasi ammazzato il suo rivale. Non ha opposto resistenza: e sebbene non si possa ancora tecnicamente dire che abbia confessato, le sue dichiarazioni rese nell’immediatezza ai militari hanno nondimeno reso possibile il ritrovamento del coltello a serramanico con il quale ha sferrato quell’unico ma tremendo fendente che ha rischiato di mandare al creatore Gino Tonetto. L’arma era all’interno di una cassetta degli attrezzi, nel deposito della sua impresa.
Ora si trova ai Miogni, in attesa che il giudici per l’indagine preliminare convalidi il suo arresto ed eventualmente – nel caso molto probabile che il pm chieda la custodia cautelare – decida se tenerlo dentro, metterlo ai domiciliari o rilasciarlo. Ha piccoli precedenti di polizia, non specifici.
Ma forse la sola macchia nel suo passato è legata quel cortile, e ai posti auto connessi, di cui rivendica la piena proprietà, mentre quell’altro, che vive lì da molto più tempo, sostiene essere ad uso comune. Un contenzioso annoso, che si trascina in tribunale, e che è motivo di liti continue tra i due. Questa mattina alle 7 Midaglia ha atteso che Tonetto uscisse di casa per recarsi al lavoro, come sempre, e quando è sceso dalla scala esterna della sua abitazione lo ha affrontato, colpendolo a freddo: nessuno nel cortile ha udito grida o altro.
La vittima si è accasciata a terra, mentre il rivale è salito tranquillamente sulla sua auto. È stata la moglie di Tonetto ad accorgersi di cosa fosse successo: è corsa fuori disperata, ha bussato alla porta della sorella, che dà sullo stesso spazio. Il cognato ha caricato in macchina il ferito, per portarlo di corsa al pronto soccorso. Intanto, sempre la moglie ha chiamato i carabinieri. Le sue indicazioni sono state utili per rintracciare Midaglia. Alle 8 era già in manette, diretto al comando provinciale di Varese e di qui, su ordine del sostituto procuratore Politi, al carcere dei Miogni.
Franco Tonghini
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