Gazzada, il murale osceno cancellato dal sindaco

GAZZADA SCHIANNO Sindaco “operaio” in azione per ripulire il murale “osceno” che per qualche ora ha imbarazzato le mamme dell’asilo di Schianno. E’ accaduto un paio di giorni fa quando il primo cittadino di Gazzada Schianno, Cristina Bertuletti, si è ritrovata a fronteggiare la singolare segnalazione di alcune mamme indispettite dalla presenza di un disegno che raffigurava, grandezza naturale, un uomo nudo con i genitali in bella vista e con una sigaretta tra le mani. Uno spettacolo non proprio esaltante considerando la vicinanza a una struttura educativa frequentata da bambini molto piccoli.

/>Il sindaco non ci ha però pensato due volte e così, evitando ulteriori imbarazzi, si è diretta sul luogo dello “scandalo” per riportare il muro della piazza all’antico splendore. «Alcune mamme hanno telefonato – racconta il primo cittadino – segnalando questo murale. Sono andata sul posto e ho visto questa oscenità. Si trattava di un murale piuttosto vistoso che raffigurava un uomo totalmente nudo». Il murale proibito è stato rimosso dopo un lungo lavoro di manutenzione svolto dal sindaco in persona in collaborazione con un consigliere comunale. «E’ stato un lavoro impegnativo – dice il primo cittadino – poiché gli autori del disegno avevano utilizzato del materiale indelebile». E’ servito tanto olio di gomito e dopo qualche ora l’immagine a “luci rosse” è stata cancellata una volta per tutte.
Così, dopo i sindaci postini e quelli spazzini c’è spazio anche per i primi cittadini-manutentori. Sindaci, quindi, che combattono le ristrettezze economiche con cui devono fare i conti quotidianamente mettendoci del proprio. Impegnandosi in prima persona in modo da far risparmiare qualcosa all’ente pubblico che rappresentano. Così, diventa sempre più frequente vedere il sindaco impegnato nella raccolta dell’immondizia o nella distribuzione della corrispondenza. Anche a Gazzada il sindaco, indossando i non abituali abiti dell’operaio, è sceso in campo eliminando dal muro l’immagine osé che qualche ragazzetto del posto aveva disegnato. «Quando ho visto il disegno – racconta la Bertuletti – mi sono molto arrabbiata, mi è dispiaciuto perché è stato imbrattato un patrimonio della comunità. Ci si dovrebbe sempre ricordare che spesso si vanno a sporcare muri e pareti che appartengono a tutti». A tal proposito, già da qualche tempo è in vigore un’ordinanza contro chi imbratta e sporca il territorio. Ordinanza che prevede peraltro multe salate per i trasgressori.
Pino Vaccaro

f.artina

© riproduzione riservata