Gazzada, nuovo furto alla Total I ladri scappano con la cassaforte

GAZZADA SCHIANNO Hanno forzato la porta sul retro, hanno ripulito il bar fuggendo tra i boschi con la cassaforte anticipando di un soffio l’arrivo dei carabinieri. Non c’è davvero pace per il «Bonjour Cafè» di Gazzada: nella notte tra mercoledì e giovedì, infatti, i ladri sono tornati per la quarta volta in pochi mesi, la seconda nel giro di una settimana. «Temo proprio – dice il rassegnato titolare del bar – che i ladri torneranno di nuovo.

E’ stata davvero una settimana molto dura, due furti in pochi giorni non sono facili da digerire».
La banda potrebbe aver completato il lavoro iniziato solo pochi giorni fa quando, dopo aver sfondato a colpi d’ascia la vetrata, fuggì con un bottino, in contanti e sigarette, non superiore a 1500 euro. L’altra notte, invece, sono riusciti ad asportare persino la cassaforte raggranellando una refurtiva di alcune migliaia di euro, oltre settemila in tutto, anche se una quantificazione precisa deve essere ancora stabilita.
La dinamica del furto è molto simile al tentativo effettuato con successo pochi giorni prima. Si tratta probabilmente delle stesse persone. Secondo le immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso di cui il bar è dotato sono entrati in azione sei individui con il volto coperto da un passamontagna. I malviventi si sono comportati esattamente come qualche giorno fa: prima di effettuare il colpo, infatti, si sono premurati di chiudere gli accessi alla piazzola del distributore di benzina piazzando arbusti e piante sia in entrata che in uscita. «Si è ripetuta la stessa scena dell’ultima volta – ripete il titolare – hanno bloccato gli accessi con i rami di alcune piante che avevano tagliato in precedenza». In questo modo avrebbero potuto agire più liberamente evitando che qualcuno disturbasse il loro lavoro. A questo punto, dopo aver ostruito le uscite, hanno mandato in frantumi gli allarmi perimetrali forzando poi la porta sul retro.
In pochi istanti, senza che nessuno si rendesse conto di nulla, i ladri avevano già fatto irruzione all’interno. Sapevano perfettamente dove muoversi tanto che il raid non si è protratto molto a lungo. Il tempo necessario per arraffare un refurtiva di tutto rispetto. Dopo qualche secondo si sono diretti verso la cassaforte asportandola con un marchingegno singolare: «Hanno svuotato il bidone del vetro – racconta il titolare – e ci hanno piazzato dentro la cassaforte». In questo modo, grazie alle rotelle del bidone, hanno potuto trasportare più agevolmente la cassaforte all’esterno: «C’erano vetri per terra dappertutto – dice il barista – poi hanno spinto il bidone con la cassaforte nel bosco tanto che ancora oggi si può vedere perfettamente la scia lasciata nell’erba». I ladri hanno ripulito la cassaforte e si sono allontanati a piedi dalla Provinciale. La cassaforte è stata poi ritrovata e riconsegnata al legittimo titolare. Ora è caccia alla banda. Sull’episodio, del quale ancora si sta ricostruendo l’esatta dinamica, stanno indagando i carabinieri. Al momento dei ladri purtroppo nessuna traccia.
Pino Vaccaro

f.artina

© riproduzione riservata