GAZZADA SCHIANNO Sono stati denunciati con l’accusa di tentato furto i due rom di origine slava, entrambi minorenni, che sabato pomeriggio stavano forzando la porta di un’abitazione in via Per Lozza a Gazzada per svaligiarla. Non ce l’hanno fatta anche grazie alla pronta segnalazione della proprietaria di casa che si è accorta di tutto, allertando poi le forze dell’ordine. I due ladruncoli avevano capito di essere stati individuati e, sentendosi braccati, per evitare guai peggiori si sono allontanati dall’abitazione dileguandosi. Nel frattempo i carabinieri della stazione di Azzate, si sono messi sulle loro tracce, riuscendo a bloccare i due giovanissimi, risalendo all’identità dei due responsabili, che sono stati denunciati.
I Comuni vicini all’imbocco autostradale continuano, dunque, a essere nel mirino dei ladri ma il livello di guardia delle forze dell’ordine, con l’arrivo dell’estate, si è ulteriormente alzato: controlli preventivi e azioni di repressione si intensificheranno. Il tema caldissimo dei furti in casa è di strettissima attualità anche per la Prefettura che proprio in questi giorni sta avviando una serie di incontri informali con i comuni della Provincia di Varese, compresi quelli vicini all’imbocco autostradale, per discutere dello sgradito fenomeno.
Secondo i dati, nei primi cinque mesi del 2009 si sarebbe registrato complessivamente un calo dei furti in casa rispetto allo stesso periodo del 2008. Sulla sicurezza, però, la “crociata” dei Comuni vicini all’autostrada prosegue ininterrottamente: «Il Prefetto – dice il vicesindaco di Buguggiate, Alessandro Vedani – è molto sensibile alla questione. Nel frattempo stiamo procedendo con nuovi incontri con alcuni Comuni vicini a Buguggiate per promuovere un’iniziativa sinergica. Abbiamo parlato sabato con Crosio della Valle. Dobbiamo cercare di attivare degli accordi sovracomunali, non solo per mettere insieme esperienze diverse, ma anche per un interscambio tra le forze di polizia locale».
L’ex sindaco ha rilanciato il tema delle ronde: «Il nostro Comune – dice Vedani – le fa già da anni in silenzio attraverso i volontari della Prociv. Bisogna fare qualcosa di più strutturato con cittadini volontari. Ci stiamo muovendo per capire come fare dal punto di vista organizzativo, perché il progetto non resti solo su carta. La ronda va bene ma alle spalle ci deve essere un’organizzazione. Mi piace pensare ai cittadini come sentinelle che segnalino le anomalie magari attraverso un numero verde. Credo che una cosa del genere sia fattibile solo a partire dal 2010». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Gazzada, Cristina Bertuletti: «La sorveglianza attraverso i volontari – spiega – potrà partire solo nel momento in cui verrà chiarita la modalità. Penso dal 2010. Il volontario deve occuparsi di segnalare i fatti anomali alle forze dell’ordine. Non deve di certo intervenire in prima persona rischiando la propria incolumità».
b.melazzini
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