Londra, 30 lug. (Ap) – Londra, una delle megalopoli più estese e più popolate del mondo, dove i trasporti sono piuttosto complicati per la grande preoccupazione degli organizzatori dei Giochi Olimpici 2012, lancia oggi il suo programma di bike-sharing. Una politica già varata da una sessantina di città nel mondo.
“Ciò che creiamo non è soltanto un dispositivo di biciclette self-service, ma una nuova forma di trasporto pubblico più verde e più salutare”, aveva dichiarato Boris Johnson, il sindaco di Londra, svelando a maggio la linea della ‘nuova regina’ delle strade londinesi. “Pensiamo che questo dispositivo diventi molto popolare”, ha confidato Kulveer Ranger, consigliere per i trasporti del comune, stimando dai 30 ai 40mila gli spostamenti quotidiani su questo mezzo. Secondo le autorità londinesi, attualmente il 2 per cento dei trasporti quotidiani nella città è effettuato in bicicletta. L’obiettivo del sindaco è compiere “un salto da gigante” per raggiungere il 5 per cento.
“Questo cambierà radicalmente e per sempre il paesaggio londinese”, ha garantito Kulveer, menzionando la “rivoluzione ciclistica” auspicata dal primo cittadino, a sua volta sostenitore convinto delle due ruote. Più di 10mila persone si sono abbonate per poter mettersi in sella fin da oggi su una delle 6mila biciclette messe a disposizione dei cittadini in 400 punti del centro della capitale. I non abbonati, in particolare i turisti, dovranno aspettare un po’ per muoversi su queste biciclette colore blu scuro con portapacchi grigio e faretto a dinamo. Le bici saranno self-service ma non gratuite: gli utenti dovranno pagare un diritto di accesso di 1 sterlina per 24 ore, 5 sterline per una settimana e 45 sterline per un anno (53 euro) oltre allo stesso noleggio. La prima mezzora sarà gratuita, successivamente il costo dell’affitto sarà di una sterlina per un’ora d’ utilizzo e fino a 50 sterline per 24 ore.
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Fco
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