Gemonio, il ladro di benzina incastrato dai carabinieri

GEMONIO È finito in manette con l’accusa di tentato furto aggravato e continuato. Ad essere arrestato un artigiano tunisino di 38 anni, residente a Cittiglio. L’uomo, regolare in Italia, la scorsa nottata ha pensato bene di dedicare una particolare attenzione a due autovetture parcheggiate in via Verdi a Gemonio. Il suo obiettivo, infatti, era quello di appropriarsi degli contenuti nei veicoli e sottrarre la benzina dai serbatoi per farsi il pieno.

Così, ieri sera verso le 23, a raggiunto la via a bordo della propria autovettura, una Hyundai Athos, armato di martello e piccozza. E prima si è avvicinato ad una Citroen C3 e, dopo aver sfondato il finestrino della portiera posteriore destra, si è impossessato di un trolley di colore nero, di una borsa contenente documenti, di effetti personali e di alcuni Cd. Dopodiché ha divelto il tappo del serbatoio della benzina, con il chiaro intento di sottrarla. Non contento ha preso di mira anche una Ford Focus parcheggiata davanti alla Citroen, alla quale ha completamente divelto il tappo del serbatoio della benzina.

Questo armeggiare, però, ha attirato l’attenzione dei proprietari delle auto che lo hanno bloccato insieme a due pattuglie dei carabinieri, una di Luino, l’altra del nucleo operativo e radiomobile. Vani tutti i tentativi del tunisino di discolparsi. Anche perché nel giro di pochi minuti la refurtiva è stata recuperata proprio nella sua auto, insieme ad una tanica di plastica. Sequestrati anche il martello e la piccozza utilizzati per forzare le auto. Ora il tunisino arrestato aspetta il processo per direttissima. In azione anche i carabinieri della Stazione di Cuvio, che hanno denunciato a piede libero un rumeno di 39 anni, residente a Torino, per truffa.

Le indagini dei militari sono partite nel settembre dello scorso anno, grazie alla denuncia di un uomo di Cuveglio, di 57 anni, che lamentava di aver effettuato un bonifico bancario pari a 1150 euro in favore di una persona, per l’acquisto di pellet, però mai arrivato a destinazione. Ci hanno pensato così i carabinieri a dare un volto all’autore della truffa. Ancora sotto indagine per verificare che non abbia commesso altri episodi analoghi.
A. Pag.

b.melazzini

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