Generali/ Geronzi a Trieste, oggi cambio della guardia


Trieste, 24 apr. (Apcom)
– Cesare Geronzi è sbarcato a Trieste.
L’avvicendamento alla presidenza di Generali tra l’ottantacinquenne Antoine Bernheim e il settantacinquenne banchiere romano avverrà ufficialmente oggi, con l’assemblea per la nomina del nuovo cda e la successiva `incoronazione’ da parte del consiglio stesso. Il cambio della guardia, in forma conviviale, è stato anticipato però informalmente ieri, con una cena in foresteria nella serata della vigilia alla quale hanno partecipato tutti i vecchi e i nuovi consiglieri, Geronzi compreso.

Oggi andrà dunque in scena l’ultima assemblea presieduta da Bernheim, al quale verrà probabilmente proposta la presidenza onoraria, carica che in base alle sue ultime dichiarazioni sembrerebbe ora più incline ad accettare rispetto a qualche settimana fa. Dopo l’assemblea – che approverà il bilancio 2009 e nominerà il nuovo cda per il triennio 2010-2012 – il neoeletto consiglio si riunirà per definire incarichi e deleghe. La nuova governance del Leone, secondo anche quanto caldeggiato nei giorni scorsi da un gruppo di `peso’

di azionisti privati italiani che complessivamente raggruppa circa il 10% del capitale (Francesco Gaetano Caltagirone, Leonardo Del Vecchio, De Agostini, Fondazione Crt e Ferak) – dovrebbe vedere Geronzi nel ruolo di “chairman” non operativo, affiancato dall’attuale amministratore delegato Giovanni Perissinotto in una veste rafforzata di `capoazienda’ dell’intero gruppo (group ceo), con l’altro a.d., Sergio Balbinot, le cui deleghe dovrebbero essere estese all’intera attività assicurativa. Vincent Bollorè (capofila dei soci esteri del patto di Mediobanca) e Alberto Nagel (a.d. di Mediobanca) saranno i due vice presidenti della compagnia. Da definire poi la varietà e la composizione dei comitati interni.

Geronzi – dopo aver coronato la propria lunga carriera di banchiere con l’ambita presidenza di Mediobanca che ora lascia per il Leone – esordirà nei nuovi panni di `assicuratore’ nella conferenza stampa finale che chiuderà l’intensa giornata.

Dato che il cda verrà nominato attraverso il voto di lista non ci saranno sorprese: i nomi sono noti da giorni. Due le liste presentate: quella di maggioranza del primo azionista Mediobanca, alla quale si sono aggregati anche gli altri soci di rilievo, e quella di minoranza presentata da fondi e investitori istituzionali aderenti ad Assogestioni, che dovrebbe raccogliere l’appoggio della Banca d’Italia (4, 467%) e forse anche del colosso dei fondi Blackrock (2,95%).

Bos

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