È stata Geppi Cucciari la protagonista della mattinata di venerdì: attrice, conduttrice, comica, Geppi ha presentato al Baff “L’arbitro” di Paolo Zucca, che la vede recitare accanto a Stefano Accorsi. Proiettato a Venezia, il film è ambientato in Sardegna (Geppi è fieramente sarda) e narra le vicende rocambolesche e agrodolci di una piccola squadra amatoriale che si ritroverà a scalare inaspettatamente la classifica. Accolta con applausi scroscianti Cucciari, sicuramente una delle voci femminili più acute del mondo dello spettacolo,
si è intrattenuta a lungo con gli studenti: “Datemi del tu” li ha subito pregati, per rompere il ghiaccio. Ed è iniziata così la chiacchierata, che è partita dal film, “una vera opera d’arte, curata nei minimi dettagli, fino ai costumi dell’ultima comparsa” fino alla diatriba tra cinema d’autore e cinema commerciale: “È giusto che coesistano entrambe le realtà”, ha commentato l’attrice invitando i ragazzi ad approcciarsi liberamente tanto all’una quanto all’altra. Quanto alla differenza tra cinema e tv, Cucciari ha offerto alla platea una sua sintesi particolarmente felice: “La tv intrattiene, il cinema regala un po’ di eternità”. Lei, però, per ora alla settima arte si sente solo prestata: “Attrice io? – si è schermita – non mi definirei mai così. Quando sono andata a rinnovare la carta d’identità ho fatto scrivere studente: studio per raggiungere i miei obiettivi”.
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