Balzo della destra sovranista in Germania che per la prima volta vince un’elezione legislativa statale dal Dopoguerra. Alternative fuer Deutschland ha vinto le elezioni in Turingia ottenendo – secondo i risultati preliminari – il 32,8% dei consensi rispetto al 23,4% del voto del 2019 mentre i cristiano democratici della Cdu si sono fermati al 23,6% (21,8% cinque anni fa). Il nuovo partito di sinistra Buendnis Sahra Wagenknecht, nato a gennaio da esponenti fuoriusciti di Linke, ha ottenuto il 15,8% dei consensi. In Sassonia Afd ha guadagnato 7 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni raggiungendo il 30,6% e si è portato a una passo dalla Cdu che si è confermata come primo partito con il 31,9% dei consensi. L’esito delle elezioni negli Stati federali di Turingia e Sassonia sono “particolarmente amari”, ha dichiarato il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
AfD: “Pronti a governare in Turingia”
Dopo il buon risultato del suo partito alle elezioni regionali in Sassonia e Turingia, la leader dell’AfD Alice Weidel si è detta ottimista sulla sua partecipazione alla formazione del governo regionale. “Dobbiamo affermare che senza l’AfD non si potrà formare una maggioranza stabile”, ha affermato Weidel nel programma mattutino congiunto di Ard e Zdf. Non crede che il “firewall antidemocratico” possa essere mantenuto, ha poi aggiunto Weidel in riferimento al ‘muro’ eretto dagli altri partiti che hanno escluso collaborazioni con la destra.
Senza l’AfD sono possibili solo maggioranze di sinistra, gli elettori non lo vogliono, ha detto ancora la leader dell’AfD, secondo cui se Cdu e Bsw formassero una coalizione con i partiti di sinistra della Turingia, a lungo termine perderebbero la loro credibilità. L’elettore in quanto sovrano ha optato per una “maggioranza della coalizione di centrodestra” in entrambi i Laender, ha detto Weidel, sottolineando che non si può ignorare il fatto che l’AfD detiene il 30% degli elettori.
“Siamo pronti ad assumere la responsabilità di governo”. È quello che ha detto il leader della destra in Turingia, Bjoern Hoecke, secondo quanto riporta la Dpa, reagendo alle prime proiezioni che danno AfD in testa nel Land dell’est della Germania con oltre il 33%. Hoecke avrebbe quindi intenzione di invitare gli altri partiti a colloqui per la formazione di un esecutivo regionale, pur sapendo che nessun partito è disposto a coalizzarsi con Alternative für Deutschland. “È buona tradizione che il partito più forte inviti gli altri ai colloqui dopo una elezione”, ha spiegato.
“Chiaro mandato elettorale, parleremo con tutti
Il co-leader dell’AfD Tino Chrupalla da parte sua ha affermato di vedere un “chiaro mandato elettorale” per il suo partito per partecipare al governo dopo le elezioni regionali in Turingia e Sassonia. La volontà degli elettori deve essere “rispettata”, ha detto Chrupalla all’emittente Wdr. Il suo partito è “pronto a parlare”, ha assicurato. “Parleremo con tutti coloro che hanno buone intenzioni per la Turingia o la Sassonia”, ha detto ancora Chrupalla, sottolineando che, negli ultimi mesi, la Cdu si è già avvicinata all’AfD sulle questioni relative alla sicurezza dei confini e alle deportazioni. Nella politica sociale, Chrupalla ha visto “alcune sovrapposizioni” con il Bsw e ha fatto riferimento a questioni come la carenza di insegnanti o la questione se i profughi ucraini debbano continuare a ricevere i sussidi statali.
Spahn (Cdu): “Scholz è ‘il volto del fallimento”
Gli elettori in Turingia e Sassonia hanno ”mandato un chiaro segnale a Berlino” e il cancelliere Olaf Scholz ”è il volto di questo fallimento”. E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente del gruppo parlamentare dell’Unione cristiano-democratica tedesca (Cdu), ed ex ministro della Sanità, Jens Spahn, all’emittente televisiva tedesca ”Zdf”. “Michael Kretschmer ha il compito di continuare a governare come primo ministro in Sassonia mentre Mario Voigt ha guadagnato terreno con la Cdu in Turingia e guiderà il prossimo governo regionale”, ha dichiarato Spahn. Il vicepresidente ha inoltre affermato che la Cdu è “l’unico partito popolare del centro democratico rimasto in Sassonia e Turingia”.