La Federconsimatori di recente ha lanciato un allarme sui disservizi di Poste Italiane. Nei mesi scorsi la battaglia dei sindaci contro le poste lumaca si è accesa anche nell’alto Verbano a fronte delle proteste di cittadini. Anche il Comune di Germignaga si è fatto promotore della raccolta firme promossa da Brebbia.
L’ufficio postale germignaghese, però, pare rappresenti la valida alternativa per moltissimi abitanti delle valli del Verbano che trovano qui molti meno disservizi che altrove.
Attraversato il Tresa le poste sono aperte e viaggiano a pieno regime. Un utente si ferma a commentare: «Io arrivo da Dumenza, dove la situazione è ancora quella fotografata mesi fa. Scelgo Germignaga perché è l’unico ufficio postale che dà speranza: spesso qui non trovo nessuno, riesco velocemente a sbrigare le mie cose. Molti fanno come me, ecco perché a volte la ressa è incredibile».
Dalla porta esce una donna spazientita ma si ferma per una battuta: «Cosa devo fare per pagare una bolletta? Il giro di tutti gli uffici della zona, poi ripiego su questo che è relativamente il più veloce».
Si entra, la fila di sette persone riempie la piccola stanza. Si sbuffa provando a sdrammatizzare con un sorriso. In coda c’è chi prova a commentare la situazione generale delle poste sul territorio altoverbanese e, in particolare, in questo ufficio.
«Non è che qui sia l’esempio dell’efficienza: momenti di stasi e lentezza vanno di pari passo, ma è molto meglio che da altre parti. Ho firmato la petizione in Comune perché c’è sempre da migliorare qualche cosa, ma la corrispondenza è ottima e allo sportello fanno quello che possono, accogliendo persone che arrivano da ogni dove, magari uscite dalle code dell’ufficio centrale di Luino».
La porta si apre e si richiude sbattendo, qualcuno ha deciso che per oggi è meglio lasciar perdere; qualcun altro invece entra e, dopo l’espressione sconsolata iniziale, si mette in coda. Non c’è biglietto da prendere, sintomo che qui più che in altri posti gli sportelli accolgono ordinatamente gli utenti.
Dietro al banco l’impiegata dimostra efficienza e velocità, commenta la situazione del personale e risponde anche all’impazienza di qualcuno: «I clienti dovrebbero mettersi nei nostri panni – dice mentre si dedica a una bolletta e, contemporaneamente, ragguaglia una signora straniera su una raccomandata estera – Siamo solo in due per servire un bacino d’utenza molto più ampio della sola Germignaga».
Si cerca la direttrice dell’ufficio; con sorpresa la si scopre in prima linea, anche lei faccia a faccia con la clientela. Dopo la ritrosia iniziale, commenta: «Non so in quanti uffici il direttore si dedichi alle attività di sportello. Qui siamo al limite, con soli due sportelli su tre ad affrontare l’afflusso continuo da tutto il circondario: purtroppo la situazione è questa».
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