Tokyo, 8 apr. (TMNews) – Per quanto abbia provocato un bilancio di vittime modesto – 4 morti e alcune decine di feriti – e dei danni sostanzialmente contenuti, il nuovo forte terremoto di ieri in Giappone ha riaperto vecchie ferite e innescato nuove paure. Anche a Fukushima 1 il sisma non ha creato problemi aggiuntivi ma la situazione resta critica e i tecnici della Tepco continuano a lavorare per scongiurare scoppi e nuove fughe radioattive.
Ieri il sisma ha fatto più paura che guasti. Quattro persone sono state uccise e un centinaio sono rimaste ferite dal terremoto che ha colpito le stesse regioni già devastate dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo. Le vittime sono una donna di 63 anni, nella prefettura di Yamagata, due anziani di 79 e 85 anni, nella prefettura di Miyagi. Nella città di Tome, prefettura di Miyagi, una donna di 83 anni è deceduta subito dopo il ricovero in ospedale. Fra le persone rimaste ferite, alcune versano in gravi condizioni.
Per quanto riguarda la centrale di Fukushima 1, le ansie e le paure non si placano. La Cina ha fatto sapere oggi di essere preoccupata per i riversamenti di acqua radioattiva della centrale nucleare e ha invitato invita il Giappone a proteggere l’ambiente marino. “In qualità di vicini del Giappone, esprimiamo certamente la nostra preoccupazione. Speriamo che, conformemente alla legislazione internazionale, il Giappone adotti misure efficaci per proteggere l’ambiente marino”, ha detto Hong in risposta a una domanda scritta, sul sito internet del ministero.
La Cina chiede inoltre al Giappone “di comunicargli le informazioni su questo argomento senza indugi, nella loro integrità e in modo esatto”, ha aggiunto il portavoce cinese.
L’operatore della centrale nel nordest del Giappone, pesantemente danneggiata per il terremoto seguito dallo tsunami dello scorso 11 marzo, ha cominciato dall’inizio della settimana a riversare 11.500 tonnellate di acqua leggermente radioattiva nell’oceano.
Parzialmente rassicurante, invece, l’altra notizia di giornata. Il Giappone revocherà a breve le restrizioni alla vendita di alcuni prodotti freschi – legumi, verdure, latte – provenienti dall’area circostante la centrale nucleare di Fukushima. Le restrizioni erano state imposte a causa dei rischi di contaminazione dei prodotti causati dalle radiazioni provenienti dal sito.
Credo che ci siano le condizioni affinché i divieti vengano revocati”, ha spiegato il portavoce del governo, Yukio Edano, senza però indicare una data precisa. I tecnici hanno registrato in questi ultimi giorni una diminuzione dei livelli di radioattività nell’area attorno alla centrale nucleare, gravemente danneggiata dallo tsunami dell’11 marzo.
Molti Paesi, fra cui l’Unione europea, gli Stati Uniti, il Canada e la Russia, hanno annunciato misure di restrizione alle importazioni dei prodotti freschi giapponesi. Oggi l’India ha revocato il divieto all’importazione di prodotti alimentari freschi ma esige una certificazione “senza radiazioni”.
Quanto al bilancio del sisma dell’11 marzo, la stima aggiornata alla serata di ieri è al momento di Complessivamente il sisma e lo tsunami hanno causato la morte di 12.608 persone, mentre 15.073 sono ancora ufficialmente disperse.
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