Giochi, scommesse e slot In 300 valgono un miliardo

VARESE Sono 292 in tutta la provincia le case da gioco e le attività dove è possibile fare scommesse e partecipare alle lotterie.
I dati della Camera di Commercio parlano chiaro: oltre 40 si trovano nella sola città di Varese. A queste fanno capo anche i tabacchi, che vendono gratta e vinci e biglietti delle lotterie, e i bar che hanno al loro interno slot machine.
E ancora: su 292 locali, in provincia ce ne sono 28 che fanno delle scommesse e dei videopoker la loro attività

primaria. Nel Comune di Casciago, che conta 3.916 abitanti, sono tre le imprese che fanno delle scommesse e delle macchinette il loro brend. Percorrendo i pochi chilometri di viale Borri a Varese, sono in tutto 19 i punti di ritrovo per i giocatori se si sommano ai locali anche i bar che al loro interno hanno slot machine e le sale scommesse. Un business che nel 2010 impiegava oltre 170 addetti ai lavori. Un giro d’affari che nella nostra provincia lo scorso anno ha superato il miliardo e 200 mila euro: una spesa pro capite di 1.446 euro, di cui 1.074 inghiottiti dalle slot. In ogni caso, a Varese i luoghi dove tentare la fortuna non mancano di certo.
Un boom che si vede agli angoli delle strade, nelle vetrine oscurate di quelli che prima erano negozi di scarpe o merceria e che ora hanno nomi che ricordano la lontana Las Vegas. C’era una volta il flipper, verrebbe da dire, con un po’ di malinconia.
Si trattava di tutt’altra “macchinetta” che nei bar rubava il tempo e qualche lira a generazioni di giovani. Era una sfida senza denaro, un gioco di abilità e non d’azzardo. Poi sono arrivate le “segrete” dei bar e dei circolini: salette una volta riservate alle partite di scopa o briscola degli anziani e che oggi sembrano caverne illuminate solo dalle luci a led delle slot machines.
Un grande luna park supportato dalla legge e da metodi di marketing imbattibili: la legge impone che «ogni sala con apparecchi elettronici per il gioco» sia videosorvegliata. Il barista che installa i videopoker ottiene, così, in regalo dalle stesse società l’impianto di videosorveglianza per tutto il locale. Ma con il proliferare dei luoghi dove è possibile dedicarsi al gioco d’azzardo, aumentano anche le dipendenze ad esso legate. E contro il boom dell’azzardo italiano, secondo Daniela Capitanucci, presidente onorario dell’associazione Azzardo e nuove dipendenza, meglio seguire la ricetta svizzera.

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s.bartolini

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