Giorgetti si scaglia contro le ingiustizie: «Questo governo massacra i disabili»

Appassionato intervento (VIDEO) dell’Onorevole contro il decreto che colpisce gli assegni di accompagnamento: «Stupisce che la sinistra prenda decisioni del genere. Lo sanno cosa significa assistere queste persone?»

È sempre bello vedere un politico che si schiera, pubblicamente e con parole sinceramente appassionate, a fianco di chi sta male.È ancora più bello quando il politico in questione è “uno dei nostri”, uno col quale hai bevuto decine di caffè e visto mille partite del Varese allo stadio. , deputato leghista, non le ha mandate a dire: in parlamento si stava discutendo la Legge di Stabilità e lui ha alzato la voce. Per difendere i disabili e le loro famiglie.

«La questione – ci ha raccontato ieri – nella sua follia è molto semplice. Dieci minuti prima del mio intervento il Governo aveva annunciato l’abolizione della tassa di stazionamento per gli yacht di lusso oltre i 14 metri di lunghezza. E va bene, ne prendo atto». E poi, cos’è successo? «Passano dieci minuti e salta fuori che nella nuova Legge di Stabilità l’assegno di indennità e di accompagnamento per i disabili verrà conteggiato nel computo dell’Isee. Ovvero la somma del reddito familiare, che determina la possibilità o meno di percepire l’indennità». Un modo per tagliare le spese, insomma: «Ma non scherziamo, stiamo parlando di cifre relativamente modeste. E il provvedimento stona se arriva subito dopo quello preso per favorire i proprietari degli yacht. E meno male che questi si chiamano Partito Democratico».

Un intervento appassionato quello di Giorgetti. «Semplicemente, mi sono permesso di far notare ai miei colleghi della sinistra questa incongruenza. E allo stesso tempo li ho informati di come stanno le cose. L’assegno di cui stiamo parlando ammonta a 508 euro al mese: una miseria, insomma. Soldi che, almeno qui in Italia, non bastano certo per sopravvivere. Ma c’è dell’altro. Perché qui parliamo di disabili, ma andando oltre scopriamo che la realtà parla di persone ridotte in stato vegetativo, oppure di disabili intellettivi che vanno seguiti costantemente. I familiari di queste persone, molto spesso, sono costretti ad abbandonare il loro lavoro per potersene occupare. Con il mio intervento, semplicemente, ho voluto spiegare questa cosa: è una stronzata. E chiunque abbia mai avuto a che fare con realtà come queste si rende conto dell’assurdità di questo provvedimento».

Il suo intervento è stato ascoltato? «No, macchè. Io appena ho finito di parlare ero talmente nervoso che me ne sono andato, ho fatto un giro di un’oretta per le strade di Roma. Si è discusso, si è litigato, ma non è cambiato nulla e la norma è passata: almeno per un anno, sarà così. La cosa che fa specie è il fatto che tutto questo arrivi dalla sinistra, con il Presidente del Consiglio che si vanta di essere uno che sta dalla parte dei poveri: ecco,

si è visto. La vicenda poi è diventata surreale». Perché. «L’onorevole Tabacci ha tirato fuori la questione dei tanti falsi invalidi: ma non deve certo dirlo a noi del nord, vada a guardare da un’altra parte. E poi i grillini hanno snocciolato una serie di provvedimenti inseriti in questa Legge, delle vere e proprie marchette a favore di questo o di quell’altro. Ditemi voi se una cosa del genere è possibile, se è accettabile».