“Equalize” è lo slogan scelto per il 2022 da OMS per ricordare che le diseguaglianze presenti nel mondo condizionano la prevenzione dell’infezione da HIV e l’accesso ai servizi di diagnosi e cura
“La giornata mondiale contro l’AIDS richiama tutti noi a mantenere alta l’attenzione sull’infezione da HIV e, più in generale, sulle infezioni sessualmente trasmesse – IST -, quali ad esempio sifilide, gonorrea e MonPox-vaiolo delle scimmie, che tanto incidono nella popolazione sessualmente attiva, con notevoli ripercussioni sulla salute fisica delle persone e sulla loro dimensione relazionale ed affettiva” spiegano dal Dipartimento di Prevenzione di ATS Insubria.
L’informazione e l’adozione di comportamenti adeguati e consapevoli nelle relazioni sessuali, in tutte le occasioni e in tutte le fasce d’età della vita, sono indispensabili per una prevenzione efficace per proteggere se stessi e i propri partner. È importante, quindi, diffondere informazioni corrette sul virus dell’HIV, sulle modalità di trasmissione e sui riferimenti territoriali dei Centri IST delle ASST, cui rivolgersi, anche in anonimato, per accedere ad un counselling specialistico e per effettuare il test al fine di riconoscere precocemente la sieropositività HIV e avviare tempestivamente, in tal caso, il percorso terapeutico.
I dati più recenti dell’ISS – Istituto Superiore di Sanità rivelano che l’incidenza, a livello nazionale, delle nuove diagnosi di infezione da HIV negli ultimi anni segue un trend in discesa. I dati riferiti al 2020 e al 2021, in particolare, hanno verosimilmente risentito dell’emergenza Covid-19 che potrebbe aver comportato una sotto diagnosi e/o una sotto notifica. Nel 2021, le nuove diagnosi di infezione da HIV in Italia sono state 1.770, pari a 3 nuovi casi per 100.000 residenti. Il nostro Paese risulta al di sotto della media di incidenza di nuovi casi HIV osservata tra gli Stati dell’Unione Europea (4,3 per 100.000).
L’infezione risulta più diffusa tra i maschi, nella fascia di età 30-39 anni ed è attribuibile per oltre l’80% dei casi alla trasmissione sessuale tramite rapporti non protetti: gli eterosessuali rappresentano il 44%, i maschi che fanno sesso con maschi il 39,5%.
Nel contesto nazionale per circa il 35% delle nuove diagnosi di sieropositività all’HIV il successo delle terapie è fortemente compromesso dal ritardo con cui le persone decidono di sottoporsi al test.
In generale, infatti, il timore di essere stigmatizzati e la mancanza di conoscenza dei servizi di prevenzione dedicati alle infezioni sessualmente trasmesse, cui poter fare riferimento, sul territorio, ritardano la diagnosi impedendo così l’interruzione del contagio e un intervento terapeutico efficace.
Nel territorio afferente ad ATS Insubria le segnalazioni di nuovi casi di infezione da HIV, negli ultimi anni, risultano in linea con l’andamento nazionale. Nell’anno in corso, fino ad oggi, sono stati segnalati 46 nuovi casi di infezione da HIV, pari ad un’incidenza di 3,16 nuovi casi per 100.000 residenti. Le diagnosi hanno interessato n. 24 soggetti sul territorio lariano e n. 22 soggetti su quello varesotto. Si tratta prevalentemente di soggetti di sesso maschile – 36 maschi e 10 femmine – di età compresa perlopiù tra i 30 e i 45 anni. In oltre il 95% dei casi la modalità di trasmissione è riconducibile a rapporti sessuali non protetti. Le segnalazioni dei nuovi casi di AIDS nel 2022 sono, ad oggi, 19 con un trend di incidenza stabile negli ultimi 5 anni.
“La battaglia contro il virus dell’HIV continua ad essere una priorità su cui investire tanto nell’informazione quanto nella prevenzione a partire dai più giovani superando le diseguaglianze” concludono da ATS Insubria.
Sul sito di ATS Insubria sono presenti i riferimenti dei Centri IST delle ASST Lariana, Sette Laghi e Valle Olona.