Oggi, 26 agosto, è la giornata internazionale del cane, dedicata a quello che per antonomasia è definito come il miglior amico dell’uomo. L’International Dog Day viene festeggiato per la prima volta nel 2004, con lo scopo di sensibilizzare le persone sul tema dell’abbandono, particolarmente alla ribalta nel periodo estivo.
L’ideatrice di questa celebrazione è l’esperta americana di cani domestici, Colleen Paige, una vera star negli Stati Uniti, che ha deciso di scegliere la data del 26 agosto poiché è stato quello il giorno in cui la sua famiglia adottò il suo primo cane, all’età di 10 anni. Grazie alla sua idea, ad oggi, in moltissimi Paesi del mondo si festeggia l’amico a quattro zampe.
In Italia, secondo il rapporto Eurispes 2021, sono circa 4 italiani su 10 a possedere un animale in casa. Da non sottovalutare l’aumento di adozioni da parte di famiglie nel periodo del lockdown. Secondo le statistiche, inoltre, gli animali più amati sono proprio i cani che costituiscono circa il 44% degli animali domestici sul territorio nazionale.
Sono 8,5 milioni gli italiani che nell’estate 2022 hanno scelto di partire in vacanza in estate con il proprio animale da compagnia, grazie ad una accresciuta cultura dell’ospitalità “pet friendly” lungo tutta la Penisola.
Il 31% degli italiani che possiede un animale domestico ha dunque scelto di non lasciarlo a casa, mentre il 60% lo ha affidato a parenti, amici o strutture di accoglienza. Solo una minoranza del 9% ha rinunciato a portarlo perché non è possibile accoglierlo nel luogo di villeggiatura.
Sono tanti e diversi i modi per ‘celebrare’ i nostri amici a quattro zampe. Lunghe passeggiate e vizi a parte, l’international dog day è anche il giorno giusto per tornare a sensibilizzare contro l’abbandono. Secondo l’Oms sono oltre 300 milioni i cani nel mondo di cui ben il 70% è randagio.
Sul sito della LAV, Lega Anti Vivisezione, è possibile adottare cani a distanza: sono spesso animali portati in salvo da maltrattamenti e combattimenti clandestini. Un fenomeno, quello dell’abbandono, acuito anche dal post-covid.