Giornata mondiale senza tabacco: l’Italia nella lotta al fumo

Il 31 maggio è la Giornata Mondiale senza Tabacco: in Italia persiste l'alto consumo, con rischi per la salute e sfide legate al fumo in gravidanza

La Giornata Mondiale senza Tabacco, il 31 maggio, è un’occasione cruciale per sensibilizzare sulle gravi conseguenze del fumo e promuovere la cessazione tabagica.

Nonostante un calo complessivo dei fumatori in Italia, rimane preoccupante il dato che il 20,5% della popolazione sopra i 15 anni continua a fumare, con una marcata prevalenza al sud del Paese. In particolare, il consumo di tabacco tra i giovani desta grande preoccupazione, con il 36,6% dei ragazzi tra i 14 e i 17 anni e il 9,6% degli 11 e i 13 anni che fa uso di almeno un prodotto a base di tabacco.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ogni anno in Italia il fumo è responsabile di circa 93.000 decessi, superando altre cause di morte come gli incidenti stradali e le droghe. Le conseguenze del fumo vanno oltre la salute individuale, influenzando anche la salute intergenerazionale: studi hanno dimostrato che il fumo passivo può aumentare il rischio di asma nei nipoti di nonne fumatrici durante la gravidanza.

In occasione della Giornata Mondiale senza Tabacco, l’ambulatorio degli Infermieri di Famiglia e Comunità delle Case di Comunità di ASST Valle Olona offre servizi gratuiti, tra cui il monitoraggio dei parametri vitali, test di dipendenza dalla nicotina e interventi educativi, al fine di promuovere uno stile di vita senza fumo e migliorare la salute della comunità locale.