Abbattono la vetrina usando un tombino, entrano e in meno di tre minuti se ne vanno con un bottino di circa 10mila euro. Ennesima spaccata nella notte tra domenica e lunedì al bar tabaccheria Bossi di via Postcastello.
Poco dopo le quattro del mattino tre uomini si sono avvicinati all’ingresso. Uno di loro trasportava un chiusino di ghisa recuperato a qualche decina di metri dal locale. Sono bastati due colpi ben assestati per aprire un varco nella vetrina, allargato poi a suon di calci. Un’operazione che ha causato il ferimento di uno dei malviventi.
Mentre il terzo faceva da palo, gli altri due sono entrati nel bar. «Uno si è diretto verso una delle casse, l’altro ha preso “Gratta&Vinci” e ricariche telefoniche», spiega il titolare dopo aver visionato le immagini dell’impianto di videosorveglianza.
Prima di uscire hanno arraffato anche il secondo registratore. Quindi sono fuggiti, lasciando dietro di sé il caos: oltre ai vetri in frantumi, i monitor delle casse per terra.
L’operazione è durata meno di tre minuti ma i vicini, svegliati dal rumore, hanno allertato le forze dell’ordine. La prima ad arrivare sul posto è stata una pattuglia della Polizia di Stato, seguita a ruota da una volante dei Carabinieri.
Nonostante l’intervento tempestivo i tre malviventi, tutti apparentemente di origine nordafricana, sono riusciti a darsi alla fuga. Portando con sé un bottino di più di mille euro in contanti, quasi 7mila euro in tagliandi “Gratta&Vinci” e all’incirca 2mila in ricariche telefoniche.
Nordafricani come quelli che giusto una settimana fa hanno colpito un negozio di cellulari in via Parini ad Arnate. Anche allora i vicini chiamarono i carabinieri, che riuscirono ad arrestare uno dei componenti della banda. Mentre qualche giorno prima è stata la Ps ad effettuare i rilievi in via Puricelli, dove è stata sfondata la vetrina di un punto vendita di alimentari.
In entrambe le occasioni, i ladri sono scappati a mani vuote. Solo al bar Bossi hanno ottenuto un bottino. Il locale è lo stesso in cui, quattro anni fa, venne venduto un biglietto della Lotteria Italia premiato con 1 milione di euro. Questa volta, però, la dea bendata ha guardato da un’altra parte.
Non l’hanno fatto, invece, i commercianti della zona. Ieri intorno alle 7 il titolare di Milani arte è sceso a portare a spasso il cane. «Ha visto cosa era successo e mi ha detto che alla vetrina ci avrebbe pensato lui tramite la Vetreria gallaratese», racconta Bossi. Risultato: prima di mezzogiorno la porta di ingresso era come nuova. Un piccolo segnale di speranza in una giornata altrimenti nera per il barista vittima della rapina.
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