Palermo, 25 giu. (Apcom) – E’ stato arrestato questo pomeriggio a Marsiglia, nel sud della Francia, il capo mafia di Agrigento Giuseppe Falsone, inserito nella lista dei 30 latitanti più ricercati d’Italia. Nato a Campobello di Licata il 28 agosto 1970, particolarmente abile con le armi, Falsone è figlio dello storico capomafia Vincenzo, ucciso nel 1991 insieme all’altro figlio Angelo. Un omicidio che segnò l’inizio dell’ascesa al potere per il boss all’epoca poco più che ventenne.
Dopo aver vendicato la morte del padre e del fratello, uccidendo gli autori materiali di quel delitto, Falsone continuò a ritagliarsi un posto di assoluto rilievo scalando i ranghi della criminalità organizzata agrigentina. Vicino allo storico capo dei capi Bernardo Provenzano, che nel 2002 appoggiò la sua candidatura a capomafia di Agrigento e che nei suoi pizzini indicava col numero “28”, Giuseppe Falsone condivideva lo scettro della “reggenza” insieme ad un altro superlatitante: Gerlandino Messina. Fra le tante attività illecite ricondotte al suo nome, oltre gli omicidi commessi negli anni ’90, ci sono numerosi episodi di estorsione perpetrata ai danni dei commercianti di Agrigento, nonchè diversi casi infiltrazione nel sistema degli appalti per importanti opere pubbliche. Un’attività che sei anni fa portò la polizia al sequestro di beni per un valore di 2 milioni di euro riconducibili a lui.
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