GIUSSANO La vicenda risale ad alcuni giorni fa, quando ai carabinieri arriva la segnalazione che una vettura per la quale era stato segnalato il sospetto furto, era stata ritrovata da un congiunto della proprietaria. L’uomo aveva affermato di avere trovato la Fiat 500 della figlia nei pressi del cimitero, danneggiata e con vistosi segni di incidente.
I militari si sono recati nel luogo indicato dove erano presenti l’uomo e il nipote sedicenne, figlio della donna alla quale l’auto risulta intestata. Ad insospettire i carabinieri sul presunto furto, però, sono state le chiavi dell’auto che erano inserite nell’accensione.
I militari hanno deciso di approfondire la vicenda, sospettando che non ci fosse stato un furto e dai racconti del minore e del nonno sono subito emerse alcune contraddizioni che hanno permesso di scoprire cosa realmente era accaduto. Il ragazzo durante una serata a casa con tre coetanei aveva trovato le chiavi della macchina e, approfittando dell’assenza della madre, fuori sede per alcuni giorni, aveva inizialmente pensato di provare a guidarla nel cortile condominiale. L’avevano guidata a turno, ma a quel punto, era arrivata l’idea di guidarla per le strade e di filmare il tutto per poi postarlo sui social.
Non si sono però limitati a guidare nella loro cittadina, ma si sono spinti a Mariano Comense, Briosco e Verano Brianza quindi hanno creato la pagina social “maresciallo ci prendi” ed hanno cominciato a postare i video a caccia di “mi piace”. I ragazzi durante le due notti di “sfida” hanno urtato ripetutamente contro vari ostacoli, da almeno due auto in sosta ad un cancello, fino a numerosi paletti con le fotocellule, di fatti distruggendo la Fiat 500. Una sfida social che avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi e che ha portato alla denuncia per incauto affidamento nei confronti della madre del sedicenne, alla denuncia del ragazzo per guida senza patente, al sequestro amministrativo dell’auto e sanzioni per ben 16 mila euro.