Palermo, 29 gen. (TMNews) – Nella relazione presentata stamani dal presidente della Corte d’Appello di Palermo, Vincenzo Oliveri, il magistrato non ha risparmiato un pesante richiamo agli organi d’informazione, responsabili a suo dire di “un fenomeno per molti aspetti sconcertante”. “Contro ogni regola deontologica di critica corretta, denigrano e mirano a screditare i giudici solo perché non allineati ai loro format di giustizia od orientati in modo diverso dalla lettura che essi danno di molti fatti di cronaca di rilievo penale –
scrive Oliveri -. Non è in discussione la funzione dell’informazione come veicolo di comunicazione di massa, chiamata a svolgere un ruolo coessenziale ai valori di libertà civile e di trasparenza democratica in ordine al controllo dell’esercizio anche del potere giudiziario. La critica investe un certo modo di fare giornalismo che più che informare, parteggia per una sorta di facile populismo che giudica i fatti con emotività e, quindi, orienta l’opinione pubblica in modo distorto”.
“Cerchiamo – prosegue – di fissare un punto fermo, per evitare malintesi. Se la politicizzazione dei giudici è un male, la retorica antigiudici porta a soluzioni perfino peggiori”.
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