– «Noi siamo gli altri “inquilini” di piazza Repubblica. Ci auguriamo che la nostra presenza non sia fastidiosa tanto quanto quella dei “nostri vicini di casa” spesso fuori controllo».
A parlare sono gli skater della piazza. Il riferimento ai “vicini di casa”, invece, è rivolto ai soliti noti che bivaccano e, con una certa regolarità, sono protagonisti di risse e arresti per spaccio.
Loro, il popolo delle “tavolette a rotelle”, sono semplici studenti che amano ritrovarsi nel pomeriggio all’ombra del Teatro di Varese per esercitarsi negli ollie flip e trick vari su varie superfici a disposizione nella piazza.
Un colpo secco, poi il brusio delle rotelle che grattano sull’asfalto, la magia di imbrigliare per qualche attimo le leggi della fisica e dell’equilibrio. La città è la loro palestra, la sfida è far diventare ogni arredo urbano un luogo dove sfruttare al meglio la propria tavola.
Anche oggi che lo skate sembra aver raggiunto l’apice della popolarità, la vita degli appassionati resta, talvolta, difficile.
Pochi i luoghi dove mettersi alla prova, divieto quasi assoluto di utilizzare lo skateboard per strada e ancora molta diffidenza da parte di chi intravede in questo sport uno stile di vita a tratti troppo ribelle.
La crew di piazza Repubblica ha iniziato a frequentare la zona quando era popolata dagli appassionati di parkour. «Quando loro hanno smesso di allenarsi regolarmente, siamo subentrati noi».
Nei giorni scorsi il direttore del Teatro di Varese, , lamentava la difficoltà di concentrazione nei pomeriggi di lavoro a causa del rumore degli skate all’esterno dell’edificio. De Sanctis ha anche ammesso di provare simpatia per questi giovani, ma ha rivendicato la necessità di uno spazio adeguato per la pratica di questa disciplina sportiva.
«Sappiamo di essere rumorosi con le nostre tavole – spiegano Mic, Josh e Luca, tre giovanissimi skater della piazza – Con le persone che lavorano al teatro non abbiamo mai avuto particolari problemi: cerchiamo di essere educati e abbiamo imparato a convivere con gli altri, quelli veramente indesiderati della piazza. Ognuno si fa i fatti propri e noi non invadiamo i loro spazi». I ragazzi non negano che alla barrire cittadine preferirebbero una rampa ad hoc per esprimere le proprie abilità. «Ci piacerebbe poter avere uno skate park a Varese, il più vicino è a Castronno».
Il tema degli skatepark è sempre aperto: crescono magari nei paesi più piccoli (come a Castronno), ma faticano a trovare spazio nelle città, come dimostrano i casi di Varese e di Gallarate, dove le richieste sono ormai di vecchia data ma non hanno mai trovato uno sbocco.
«Lo scorso annoi commercianti di piazza Repubblica avevano avanzato la proposta di realizzare uno skatepark nella futura nuova piazza Repubblica – spiega l’assessore al Verde Pubblico, – ma nessun progetto concreto é mai pervenuto». Al momento, la realizzazione di uno skate park non è all’ordine del giorno.
«Dal mio punto di vista dico ben vengano proposte supportate da progetti concreti – continua Santinon – Siccome si tratta di ragazzi giovani, va individuato un luogo abbastanza centrale in città. Se non è piazza Repubblica, un altro spazio ideale potrebbe essere quello all’interno di villa Mylius».