Gli amici la aiutano dopo la morte E “adottano” i suoi due gemelli

GERENZANO «Credo che la nostra storia somigli alla classica favola di Natale: è la concretizzazione dei valori cristiani ed è resa ancora più unica dal fatto di essere reale».

Così Carlo Castellini racconta l’incredibile vicenda di cui è stato protagonista. «Tutto è iniziato nel 2009 con la mail di un amico che mi informava delle necessità di una famiglia in difficoltà a Turate». Carlo, uno dei volontari del Banco Alimentare di Saronno, si mobilita e iniziata a fornire a Dora, mamma romena di due gemelli di 15 anni, un pacco di alimenti alla settimana. «Con loro è nata una forte amicizia: come sempre quando si lavora per il Banco alimentare, il pacco è solo un pretesto, ci si mette a disposizione, si entra in contatto e si creano dei legami».

Ma la situazione diventa ancora più critica quando Dora s’ammala gravemente: «Non poteva contare sulla famiglia d’origine e le domande sul futuro dei suoi ragazzi hanno iniziato a diventare più forti e pressanti». Così, in modo spontaneo, è nata l’idea di chiedere l’affidamento dei ragazzi da parte della famiglia di Carlo e di quella di altri amici altrettanto legati a Dora e ai gemelli: «È stata una risposta naturale nata dall’affetto e dalla concreta applicazione di quei valori cristiani in cui crediamo, un modo nuovo per incontrare Cristo».

Così sono state perfezionate le pratiche di affido e quando Dora si è spenta i due figli, ormai di 17 anni, si sono trasferiti da due famiglie: «Per i ragazzi è stato un momento difficile – ricorda Carlo – ma il fatto di vivere a 300 metri l’uno dall’altro, di potersi vedere tutti i giorni continuando a frequentare la propria scuola e i propri amici è stato un forte aiuto. Come il fatto di ritrovarsi con persone che negli ultimi anni erano già entrate a far parte della propria quotidianità».

Una storia d’amore, speranza e valori cristiani, come ha sottolineato il protagonista Carlo, che parte dalle 2.275 tonnellate di prodotti alimentari raccolti dalla Colletta alimentare in Lombardia grazie al contributo di 26.500 volontari e all’impegno di tante famiglie che nonostante la crisi lo scorso 26 novembre hanno acquistato legumi in scatola, pasta, riso, tonno ed altri prodotti a lunga conservazione.

Le donazioni, distribuite alle oltre 1300 strutture caritative convenzionate con la Rete Banco Alimentare presenti sul territorio lombardo, permettono di dare un aiuto concreto ma anche qualcosa di spirituale tanto forte da portare a gesti di umanità come quello delle due famiglie gerenzanesi: «Il pacco non sono solo cibi in scatola ma il simbolo della scelta di donarsi».
Sara Giudici

s.bartolini

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