sono morti per una rapina da 300 euro. Uccisi da un giovane amico di famiglia. Il classico ragazzo della porta accanto. Alle 17.30 il giallo si è sciolto con il fermo di , 28 anni, residente a Castiglione Olona, figlio dei vicini di casa dei Ferro, per il duplice omicidio aggravato della coppia di anziani.
Il giovane è crollato durante l’interrogatorio in caserma a Tradate: la sua versione ha traballato sempre. E un testimone l’ha visto davanti alla casa dei Ferro in un orario in cui lui ha dichiarato di trovarsi altrove.
Poi, poco per volta, gli altri testimoni hanno circoscritto il campo, il ragazzo ha vacillato sempre più sino ad arrivare a fare delle ammissioni, quasi una confessione completa. Ammissioni tali da convincere i carabinieri del reparto operativo di Varese e della compagnia di Saronno a far scattare il fermo per indiziato di reato, d’intesa con il pubblico ministero , senza attendere riscontri tecnici.
In caserma a Tradate ieri pomeriggio c’era arrivato per essere ascoltato come teste. Ne è uscito come presunto assassino. I carabinieri in pochissime ore hanno rimesso a posto i tasselli di quello che pareva un rompicapo irrisolvibile. E ora il quadro è completo.
Lorena è un giovane travolto dai debiti con un disperato bisogno di soldi. Come si sia messo in questa situazione non è chiaro. E forse quei debiti li aveva contratti anche con persone che nell’ambito del recupero crediti non utilizzano civili avvocati ma altri mezzi di persuasione.
Nel pomeriggio di martedì, quindi, in via Delle Vigne 10, Lorena ci arriva a caccia di soldi. Due anziani: lui 80 anni, lei 74. Due persone gentili, buone. Due persone che lo conoscono bene. Non certo due estranei.
Lorena è figlio di vicini di casa dei Ferro; di più, ha persino lavorato come custode in passato per la ditta che ha sede a due passi dall’abitazione degli anziani. E’ un volto di casa, un giovane amico di famiglia che ogni tanto passava anche a trovare Graziella e Martino.
I due anziani addirittura si sarebbe qualche volta detti stupiti con alcuni conoscenti dell’affetto che quel ragazzo dimostrava nei loro confronti. Per questo non sono stati segni di effrazione nella villetta di via Delle Vigne.
Lorena non ha avuto alcun bisogno di scassinare porte o finestre. I Ferro gli hanno aperto, probabilmente anche felici di vederlo. Felici di avere una visita da parte sua. A quel punto la caccia al denaro è cominciato.
Non è chiaro se Lorena abbia chiesto il denaro e, a fronte di un rifiuto, abbia perso la testa, oppure sia entrato direttamente per uccidere. Stando alle prime frammentarie informazioni il ragazzo avrebbe ucciso prima Martino, spaccandogli la testa con una mazza da cantiere. Poi avrebbe ucciso Graziella, strangolata al primo piano dell’abitazione.
Quindi è scattata la ricerca dei soldi. In casa gli inquirenti non hanno trovato particolare disordine. Probabilmente perché Lorena, conoscendo i Ferro, conoscendo le loro abitudini e la loro casa, sapeva dove cercare. In tutto 300, al massimo 400 euro. Per questa somma due persone sono morte.
In nottata Lorena è stato a lungo ascoltato nella caserma carabinieri di Tradate prima. Poi spostato in via Saffi a Varese, al comando provinciale dell’Arma dei carabinieri. In corso una serie di accertamenti scientifici. Nelle prossime 48 ore il fermo dovrà essere convalidato dal gip di Varese.