Bergamo 18, Casalmaggiore 17, Busto Arsizio 16. Le farfalle biancorosse espugnano Scandicci ma perdono la vetta della classifica, lo fanno al tie break di una partita dai due volti, come spesso è capitato, mentre le rosa di Casalmaggiore battute 8 giorni fa al PalaYamamay portano a casa bottino pieno e Bergamo vince sia in campionato che nel recupero infrasettimanale con Modena.
Sono però tanti i lati positivi del weekend pallavolistico con il gruppo guidato da coach Marco Mencarelli che, alla fine dei giochi, affronta le tre squadre più forti del campionato in 15 giorni ed esce vittoriosa da tutti e tre i confronti: se non è un bilancio positivo questo non sappiamo quale possa esserlo. Le parole dello stesso tecnico però non nascondono un pizzico di malumore: «Dal punto di vista tecnico penso che la gara non sia stata granché perchè ci sono stati tanti errori; i nostri concentrati soprattutto nei primi due set, i loro invece nei momenti decisivi del terzo e del quarto set. Il risultato in questo momento serve per il morale, per la continuità e per avere spunti per continuare a crescere».
Analisi lucida che fa il paio con quella di Federica Stufi, ex della sfida con Scandicci: «Nel corso della partita abbiamo avuto dei momenti di difficoltà. Nei primi due set abbiamo sbagliato tanto mentre loro sono state quasi impeccabili. Poi, però, ci abbiamo messo più grinta e ce la siamo giocata alla pari».
Un pari che alle biancorosse, trascinate dal bombardiere Valentina Diouf (30 punti per lei), basta per volare sulle ali dell’entusiasmo mentre e si apprestano a vivere una regular season da assolute protagoniste.
C’è da lavorare però, tanto, soprattutto dal punto di vista mentale perchè spesso capita di vedere una squadra disunita, mal messa in campo, imprecisa in difesa, superficiale in attacco, l’esatto opposto della squadra che vede le farfalle lottare come un corpo unico, attaccare senza soluzione di continuità, mettere le avversarie nell’angolo e spingere sempre più forte senza mai fermarsi fino a portarle a uno stato mentale di abbandono, o quasi, del match.
Domenica in Toscana è successo questo quando, dopo due set giocati come non andavano giocati, le bustocche hanno messo lì Scandicci fino a far abdicare le avversarie da un trono che ancora non era stato conquistato. Il problema è che nemmeno l’Uyba può sedersi, mai. Passare da 10-4 a 12-10 nel tie-break decisivo, poi concluso 15-11 dopo il time out di Mencarelli, è emblematico del lavoro che va fatto per fare il salto di qualità.