Gli Shandon al Nautilus di Cardano Sul palco il nostro Andrea Castelli

CARDANO AL CAMPO Gli Shandon al Nautilus, ultima chiamata per i fan: è la data di chiusura del tour e potrebbe essere l’ultima occasione per rivedere Olly e soci riuniti sul palco.

Sabato sera alle 23 al Nautilus di Cardano al Campo è in programma l’ultima data dell’attesissimo «Reunion Tour 2012» della band punkabilly-ska core brianzola che si è rimessa insieme quest’inverno dopo otto anni di assenza dalla scena del rock alternativo italiano e che sta registrando una serie impressionante di «sold out» in tutta Italia. Dopo il concerto di questa sera a Cagliari, i sei moschettieri degli Shandon prenderanno l’aereo per presentarsi in gran forma di fronte al pubblico del tempio del rock di Cardano, che dopo la recente riapertura all’insegna della tradizione è tornato più affamato che mai.

Gli Shandon sono una band che ha fatto la storia della musica punk-rock italiana degli ultimi vent’anni. Nati nel 1994, hanno prodotto cinque album per etichette indipendenti facendosi strada nel mondo dell’underground italiano dopo aver fatto da spalla a band quali i Rancid e gli Offspring. Poi hanno sciolto la formazione nel 2006 per seguire altre strade musicali ma lasciando il segno nella memoria dei fan che periodicamente invocavano il ritorno sul palco, materializzatosi lo scorso dicembre all’Alcatraz

di Milano. «Alcune reunion ci stanno, altre sono spudoratamente per altri scopi – ammette Oliviero «Olly» Riva, chitarra e voce del gruppo, che nel frattempo ha dato vita ai «The Fire» – da anni ci assalivano chiedendoci perché non tornavamo a rimetterci insieme, adesso diamo un’opportunità anche a chi non ci ha mai visto perché era troppo piccolo, di riappassionarsi ai nostri dischi». In contemporanea al tributo ai fan del «Reunion Tour», l’uscita del nuovo disco «The best of – The rest of», un mix di grandi successi, inediti e rarità, tra cui alcuni demo messi da parte in un cassetto e rispolverati per l’occasione. Sul palco del Nautilus insieme a Olly la nuova formazione con Andrea Castelli al basso, Marco Rossi alla chitarra, Max Finazzi al trombone, Teo Noviello alla batteria e Iasko alla tromba. In via Giovanni XXIII i cancelli aprono alle 22, sul palco a fare da spalla ci saranno About Wayne e No Time For, poi dopo le 23 spazio agli Shandon, per due ore di set list con brani tratti dai loro cinque dischi. Di sicuro un evento, che potrebbe anche essere unico, dato che il tour è alla sua ultima data (una fortuna per il Nautilus dato che recupera la serata del 3 febbraio saltata per neve) e allo stato attuale non si parla di altri tour in programma in futuro. Particolarità in più che offre un altro tocco speciale alla data del Nautilus è anche la presenza di un cardanese doc, profeta in patria nella formazione della band brianzola che si esibirà domani sera. Stiamo parlando della tromba eclettica di Stefano Iascone, detto Iasko, originario di Cardano, cresciuto al conservatorio di Gallarate e balzato sulla scena musicale prima con la patchanka dei Solidamor e poi suonando al fianco di Roy Paci e nell’originalissima «spaghetti balkan» band dei Figli di Madre Ignota, dove milita insieme ad uno shandoniano della prima ora come Andrea Castelli.

Andrea Aliverti

e.marletta

© riproduzione riservata