Gmg/ Papa: Preoccupa la precarietà del lavoro per i giovani

Madrid, 18 ago. (TMNews) – Nel mondo di oggi “non mancano difficoltà”. Ci sono “scontri anche con spargimento di sangue”, attentati “all’altissimo valore della persona umana”, non sempre “si rispetta l’ambiente e la natura”. I giovani “guardano con preoccupazione al futuro di fronte alla difficoltà di trovare un lavoro degno”. Altri “hanno bisogno di essere messi in guardia per non cadere nella rete della droga”. Il Papa parla a 360 gradi nel suo primo discorso ufficiale in terra spagnola, dove si trova per partecipare alla XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, e tocca i temi più caldi.

“Sussistono tensioni e scontri aperti in tanti luoghi del mondo – dice Joseph Ratzinger – anche con spargimento di sangue. La giustizia e l’altissimo valore della persona umana si sottomettono facilmente a interessi egoisti, materiali e ideologici. Non sempre si rispetta, come si deve l’ambiente e a natura, che Dio ha creato con tanto amore”.

Nelle preoccupazioni di Papa Benedetto XVI ci sono anche le condizioni di precarietà lavorativa per molti giovani, la droga, le persecuzioni dei cristiani. “Molti giovani – afferma – guardano con preoccupazione al futuro di fronte alla difficoltà di trovare un lavoro degno, o perché l’hanno perduto o perché precario e insicuro. Altri hanno bisogno di essere messi in guardia per non cadere nella rete della droga, o di avere un’assistenza efficace, se, purtroppo, vi fossero caduti. Non pochi, a causa della loro fede in Cristo, soffrono in se stessi la discriminazione, che arriva al disprezzo e alla persecuzione aperta od occulta che patiscono in determinate regioni e paesi. Li si perseguita volendo allontanarli da Lui, privandoli dei segni della sua presenza nella vita pubblica, e mettendo a tacere perfino il suo santo Nome”.

E’ pronta e immediata la risposta del Papa: “Invece io mi accingo a dire ai giovani, con tutta la forza del mio cuore: che niente e nessuno vi tolga la pace; non vergognatevi del Signore. Egli non ha avuto riserve nel farsi uno come noi e sperimentare le nostre angustie per portarle a Dio, e così ci ha salvato”.

Ssa

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