GORLA MAGGIORE (s.ca.) La denuncia per imbrattamento muri è già stata presentata ai carabinieri. «In occasione della prossima giunta – spiega il sindaco di Gorla Maggiore Fabrizio Caprioli – decideremo se presentare querela per calunnia e diffamazione contro chi ci ha offeso nel modo più codardo».
Il tema in oggetto è ovviamente quello relativo alle scritte apparse sui muri di Gorla, l’ultima risalente a lunedì scorso sfigura un edificio di via Roma davanti al municipio, che definiscono “mafiosi”
primo cittadino e assessori farneticando di urbanizzazione del territorio e Pgt. L’autore delle scritte infamanti sarà già accusato di imbrattamento muri (reato penale punibile con una pena sino a un anno di reclusione e una multa sino a 1032 euro), se identificato. «Personalmente credo dovremmo procedere – dice il primo cittadino – Ci consulteremo con il legale del Comune ma credo che una querela per diffamazione e calunnia o un esposto alla procura rappresentino un giusto modo per mettere l’autore delle scritte davanti alle sue responsabilità. L’appellativo di mafioso è oltremodo offensivo ed oltraggioso e ferisce noi che non facciamo altro che lavorare. Spero che l’autore venga individuato al più presto: voglio guardarlo in faccia e chiedergli conto di un gesti vigliacco». «Se hai lamentele da fare vieni in Comune – dice il primo cittadino – Le porte dei nostri uffici sono sempre state aperte per chiunque». Sull’identità del responsabile Caprioli è al buio: «Non riesco ad immaginare chi possa essere stato – dice – Non ci sono ragioni. Anche l’accenno al Pgt; l’abbiamo approvato oltre un anno fa e in consiglio comunale, se mai, sono stato accusato di aver messo troppi vincoli a tutela del territorio e di aver in qualche modo impedito l’edificazione di edifici. Penso sia una bravata». Caprioli conclude ringraziando «tutti il sindaco della Valle e del Medio Olona che ci hanno inviato una lettera di solidarietà e sostegno apprezzatissima».
f.artina
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