GORLA MINORE «Sono tranquilla. E felice». Poche parole e tanta commozione per Carla Mari, la 52enne di Gorla Minore che ha potuto rivedere le mani dopo un delicatissimo trapianto bilaterale eseguito nella notte tra lunedì e martedì dall’equipe del professor Massimo Del Bene all’ospedale San Gerardo di Monza. A sostenerla c’è tutta Gorla Minore che fa il tifo per lei e per il suo pieno recupero.
Rimasta senza i quattro arti dal 2007, a causa di un’amputazione
dovuta ad una grave forma di setticemia, Carla Mari è rimasta sotto i ferri per sei ore per riacquistare le mani e provare a vivere una nuova vita. «Certo che sono felice» ha risposto ai giornalisti e ai fotografi che l’hanno presa d’assalto dopo la conferenza stampa con cui la direzione del San Gerardo ha annunciato al mondo l’eccezionale intervento chirurgico. «Sono tranquilla» le parole della donna, elogiata dal chirurgo Massimo Del Bene per la «grande forza e determinazione con cui ha affrontato l’intervento». Davanti alle nuove mani Carla si è commossa, ma prima di entrare in sala operatoria ha confessato al medico di essere, da iscritta Aido da 20 anni, «pronta a ricevere ma anche a donare».
Uno spirito combattivo e generoso che nella sua Gorla tutti conoscono bene. «Ha sofferto molto per la malattia e le terribili conseguenze ma stava sopportando le amputazioni con grande forza di volontà – racconta il cugino Alberto Mari, assessore a Gorla Minore – utilizzando le protesi riusciva a vivere la sua vita. Il trapianto però è una graditissima sorpresa, abbiamo parlato con la sorella (Miriam, dipendente comunale a Gorla, ndr) che ci dice che sta rispondendo bene. Se dovesse recuperare sarebbe davvero una gran bella cosa».
Lunedì Carla, sulla sua pagina di Facebook (che oggi è piena di messaggi di affetto e di sprone da parte degli amici e delle amiche che le scrivono «sei l’orgoglio di tutte le donne»), aveva scritto «vado qualche giorno a Monza…» lasciando dei puntini di sospensione pieni di speranza. «La storia del trapianto è stata tenuta molto riservata fino all’ultimo, perché prima c’era solo la speranza – fa notare il cugino Alberto – adesso staremo a vedere nei prossimi giorni, dicono che sono quelli decisivi». Il marito Giovanni Grisetti e i due figli le saranno al capezzale, per sostenerle in questa nuova grande sfida che il destino le ha affidato. Un abbraccio ideale a nome di tutta la cittadinanza lo porta anche il sindaco di Gorla Minore Giuseppe Migliarino: «Siamo vicini alla signora Carla e alla sua famiglia. L’auspicio di tutta la comunità è che questo intervento possa essere riuscito alla perfezione, in modo che dopo tante sofferenze la signora riesca finalmente a riacquistare la funzionalità delle mani».
Andrea Aliverti
f.artina
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