GORLA MINORE Pioveva e il cielo era tinto di grigio. Quella mattina di un anno fa nessuno poteva immaginare una tragedia tanto grande nel cuore della piccola Gorla Minore. Erano passate da poco le 7 quando nell’ancora più piccola frazione di Prospiano si sono sentiti due boati, secchi, seguiti pochi minuti dopo dalle sirene dell’ambulanza. Angelo Canavesi, gestore da 45 anni della pompa di benzina Shell di via Monte Grappa, era stato colpito da due proiettili mentre era nel gabbiotto del suo distributore di benzina.
Una donna, una sua cliente, vide due uomini fuggire a bordo della macchina della vittima, rimasta ferita a terra. Fu lei a chiamare i soccorritori che, invano, cercarono di rianimare l’uomo di 68 anni. Il figlio Emanuele arrivò poco dopo quando ormai per il padre non c’era più niente da fare.
In un anno la famiglia Canavesi ce l’ha fatta, grazie all’eredità morale di Angelo. La sua foto sulla scrivania è stata scelta apposta: lui in montagna, sereno, dove lo vogliono immaginare i suoi cari.
E dal sindaco Migliarino ai familiari, dal collega ferito lo scorso gennaio a Olgiate a tutta la Valle, il grido è unico: si prenda l’assassino. E sconti la pena.
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m.lualdi
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