Bruxelles, 23 mag. (TMNews) – Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha sollecitato oggi la nomina di un ministro per le Politiche comunitarie, posto vacante dal novembre scorso dopo le dimissioni di Andrea Ronchi allorchè Fli lasciò il governo Berlusconi, osservaando che la decisione di principio è già stata presa, ma che c’è un problema di ‘timing’.
“A me farebbe molto piacere”, anche se “è materia su cui non posso dire altro, se non che lo auspico e da tempo”. ha detto Frattini alla stampa al termine del Consiglio Esteri a Bruxelles. Il ministro ha aggiunto che “è oggettivamente il momento” di nominare il nuovo ministro, “anche per essere ‘full time’ nella condizione di sottolineare i punti che l’Italia guadagna, e ne stiamo guadagnando, nell’assetto comunitario e che spesso l’informazione molto parziale non riconosce”. Il ministro ha citato, ad esempio, il fatto che sia andata a un italiano (Andrea Enria) la guida di una delle tre autorità di supervisione create dall’Ue a seguito della crisi, per banche, assicurazioni e mercati finanziari.
L’Italia, inoltre, oggi “ha più funzionari europei di Gran Bretagna e Francia, al livello della Germania”, ha concluso Frattini, con un riferimento implicito a un servizio di ieri sera della trasmissione televisiva ‘Report’ sugli italiani a Bruxelles.
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