«Dobbiamo dare onore e memoria ai nostri padri, a coloro che ci hanno preceduto. E a tutti quei ragazzi che non sono tornati e non sono potuti diventare padri».
Le parole del prefetto hanno centrato il significato delle celebrazioni del IV Novembre, Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate, quello di ricordare, di non perdere la memoria della nostra storia. E la nostra storia affonda le sue radici, volenti o nolenti, anche nel fango delle trincee dove migliaia di nostri connazionali sono morti.
«La prima guerra mondiale – ha ricordato infatti il prefetto – ha avuto un impatto rilevante anche nella nostra provincia, nonostante non fossimo vicino al fronte, essendo un territorio di leva alpina. Il tributo che abbiamo dato è stato elevatissimo in termini di vite, e nella stessa città di Varese ci sono tantissimi monumenti che ne ricordano il sacrificio».
Alla cerimonia erano presenti tutte le autorità civili e militari della provincia e un altissimo numero di sindaci.
E anche numerosi studenti delle scuole cittadine, «presenti nonostante oggi sia un giorno non di scuola».
E l’auspicio di Zanzi è appunto quello della speranza di tramandare «i valori di queste cerimonie ai giovani». Zanzi ha quindi ricordato l’impegno delle Forze dell’Ordine e Armate nel garantire la sicurezza dei cittadini, nel progetto Strade Sicure, ma anche nel difendere la democrazia, nel nostro Paese. E quindi l’impegno degli altri corpi e dei volontari durante l’emergenza dell’incendio, dove lo stesso Zanzi è stato in prima linea. Proprio come il sindaco . Il quale ha iniziato il proprio discorso con un tributo a chi ha lavorato contro l’incendio.
«È doveroso iniziare questa importante giornata ringraziando prima di tutto gli uomini e le donne che in questi giorni hanno lavorato senza sosta per fermare l’incendio che ha profondamente ferito la nostra montagna. A loro deve andare il ringraziamento di tutta la nostra comunità. In questa importante giornata per la Repubblica Italiana, in cui celebriamo l’Unità Nazionale e lo spirito di sacrificio che le Forze Armate mettono in campo tutti i giorni nel mondo, ci tengo a sottolineare la profonda e intensa Unità
che abbiamo dimostrato in questi giorni difficili per la città. Giorni in cui ogni singolo cittadino ha volto lo sguardo verso uno dei nostri simboli che era in pericolo e ha dedicato un pensiero agli uomini e alle donne che con grande forza si sono impegnati per fronteggiare questa emergenza. In questi giorni il nostro senso di comunità è stato più forte che mai e il nostro abbraccio va a tutte le persone che hanno lavorato giorno e notte per domare l’incendio».
Per la Provincia di Varese ha preso poi la parola il consigliere delegato alla Protezione Civile .