Masnago in delirio, come 4 anni esatti fa nel giorno della promozione. Il Varese regala alla sua gente la permanenza in serie B, un traguardo minimo se paragonato agli obiettivi di inizio stagione, ma diventato tutt’altro che scontato alla luce degli eventi degli ultimi mesi. Dopo il 2-0 di Novara arriva un comodo 2-2 che caccia in Lega Pro i piemontesi. E l’uomo-simbolo di questa squadra alla fine va a prendersi l’ovazione di un popolo che mai lo dimenticherà. Leonardo Pavoletti ha segnato 24 gol in 38 partite giocate, 4 dei quali nei playout. Dopo la doppietta del Piola Lascia un segno indelebile sulla sua carriera, oggi più che mai lanciata verso la massima serie. Il Varese adesso può riprogrammare con calma il prossimo campionato di serie B, possibilmente evitando i tanti errori che hanno condizionato questa stagione.
Bettinelli conferma il 4-4-2 che ha sbancato il Piola venerdì scorso. In porta Bastianoni, linea di difesa composta da Fiamozzi (a destra), Rea, Ely (centrali), e Grillo (a sinistra). A centrocampo Cristiano, Corti, Barberis e Zecchin, mentre in attacco è Forte ad affiancare Pavoletti. Oltre 5mila persone a Masnago, completamente vestito di biancorosso. Solo un centinaio, o poco più, i tifosi novaresi, evidentemente scoraggiati dallo 0-2 subìto all’andata.
Bettinelli sa che partite come queste vanno giocate, non amministrate. E il Varese decide di ripagare i tifosi dopo le tante sofferenze fatte patire loro in stagione mettendo subito le cose a posto. Minuto 6, tiro-cross di Grillo che si impenna, Pavoletti è solo davanti a Montipò e di testa segna il terzo gol tra andata e ritorno. L’urlo di Masnago è liberatorio, perché il Novara – per restare in serie B – adesso deve segnare 4 gol senza subirne.
Potrebbe segnarne uno subito dopo lo svantaggio, ma la botta di Rigoni centra in pieno la traversa, con Bastianoni battuto. Segno di una stagione decisamente infelice. Ma è la notte del Varese, e rischia di venir giù lo stadio anche sul destro di Forte dopo un’azione ubriacante: Macripò stavolta è bravo a respingere in corner. Il Novara ci prova con generosità, ma i biancorossi difendono con ordine ogni spazio del campo. A fine tempo Cristiano è costretto al cambio: al suo posto Di Roberto.
E’ incredibile quello che succede a inizio ripresa. Proprio mentre i tifosi azzurri stanno lasciando le tribune, al grido di «serie C serie C», il Novara nel giro di 1 minuto, dall’8’ al 9’, trova l’incredibile doppietta di Gonzalez che riapre la partita: azione di contropiede nel primo caso, tapin vincente dopo un errore di Bastianoni in uscita nel secondo. Ma niente e nessuno può guastare la notte del Varese. E l’uscita dei tifosi novaresi è infatti rimandata di appena 5 minuti, quando Pavoletti raccoglie a centro area una punizione filtrante di Barberis, insaccando il quarto gol nelle due sfide di spareggio. La partita finisce praticamente qui. Bettinelli nega a Pavoletti la sostituzione con standing ovation. Ma i tifosi gliela regalano comunque al triplice fischio dell’arbitro. La festa può davvero esplodere.
(4-4-2): Bastianoni; Fiamozzi, Rea, Ely, Grillo (86’ Laverone); Zecchin, Corti, Barberis, Cristiano (44’ Di Roberto); Forte (73’ Falcone), Pavoletti. A disposizione: Bressan, Trevisan, Damonte, Tremolada, Bjelanovic, Momenté. Allenatore Bettinelli.
(3-5-2): Montipò; Beye, Perticone, Lambrughi; Crescenzi (38’ Lazzari), Faragò, Genevier, Rigoni, Pesce (92’ Dickmann); Manconi (63’ Martinez), Gonzalez. A disposizione: Marianini, Rubino, Parravicini, Josipovic, Martinez, Golubovic. Allenatore Gattuso.
: Merchiori di Ferrara.
: 6’ e 59’ Pavoletti (V), 53’e 54’ Gonzalez (N).
: ammoniti Lazzari, Pesce, Beye, Lambrughi (N) e Forte (V). Angoli 5-5. Recupero 4’ e 4’. Spettatori 5.300 circa.
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