Atene, 25 giu. (Apcom) – I reparti antiterrorismo in Grecia stanno cercando di trovare la falla nel sistema di sorveglianza che ha permesso ieri sera a un pacco bomba di esplodere negli uffici del ministro dell’Ordine pubblico, provocando la morte del capo della sicurezza del ministero.
Gli inquirenti cercano “la falla, l’anello debole” che ha permesso all’ordigno di raggiungere al settimo piano gli uffici del ministro Michalis Chryssohoidis, ha dichiarato un portavoce della polizia, Thanassis Kokkalakis. “Non sappiamo se si tratti di un errore umano o tecnico, è troppo presto per attribuire il problema a una negligenza”, ha affermato Kokkalakis. “Nessun luogo al mondo può essere sicuro al 100 per 100”, si è giustificato.
Il capo della sicurezza del ministro, il 52enne Georges Vassilakis, è rimasto ucciso mentre apriva il pacco, descritto come una “piccola scatola”. Si trovava in quel momento nel suo ufficio, situato a una decina di metri da quello del ministro al quale il pacco era indirizzato e che era presente nell’edificio. L’accesso al ministero, dove c’è inoltre la sede della polizia, è sottoposto a due controlli, ma questi non comportano sistemi specifici di individuazione degli esplosivi. “Per chi vuole portare una bomba, l’ingresso è quasi impossibile, ma introdurre un pacchetto è più facile”, ha commentato all’emittente radiofonica Flash Vassilis Doumas, dirigente sindacale dei poliziotti incaricati dei controlli. Non ha escluso che il pacchetto sia stato portato nella residenza politica del ministro da un collaboratore, una tesi avanzata anche dai media.
In attesa di una rivendicazione e dell’analisi dell’esplosivo, la polizia “non esclude nessuna pista”, ha aggiunto Kokkalakis, “La più probabile è quella del terrorismo locale, ma non ci si potrà orientare finchè non si risalirà al tragitto del pacchetto”.
Il primo ministro Georges Papandreou ha ripetuto oggi dinanzi al parlamento che si è trattato di un “attacco terroristico”, avvenuto mentre la Grecia attraversa una grave crisi economica e sociale, a causa di un politica di austerity per scongiurare la bancarotta. “Questo tipo di violenza può provenire dal crimine organizzato al terrorismo passando per i servizi segreti”, ha ritenuto Mary Bossi, docente di sicurezza internazionale all’Università del Pireo.
Gli inquirenti non si sbilanciano per il momento in nessuna accusa contro gruppi particolari della galassia estremista greca, in mancanza di precedenti nel modus operandi. Chryssohoidis era incaricato dello stesso portafoglio all’epoca dello smantellamento nel 2002 del gruppo “storico” greco del 17 novembre, responsabile di una ventina di omicidi dal 1975. Al ministro è stato inoltre riconosciuto il colpo portato ad aprile al gruppo Lotta rivoluzionaria (EA), con l’arresto di sei militanti. Nella lista delle organizzazioni terroristiche di Unione europea e Stati Uniti, EA ha rivendicato quindici attentati dal 2003.
Fco
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