Atene, 25 giu. (Apcom) – La polizia greca cerca una pista plausibile dopo l’attentato, senza precedenti, con un pacco bomba che ha preso di mira ieri sera il ministro dell’Ordine pubblico e ha ucciso il capo della sua scorta personale. Lo ha indicato una fonte di polizia.
Il portavoce delle forze dell’ordine, Panayotis Vlachos, ha giudicato prematuro puntare il dito contro gli estremisti, sottolineando che l’indagine è in fase embrionale. E’ stata però affidata al reparto antiterrorismo, il cui capo si è recato sul posto. L’indagine si concentra su come il pacco bomba abbia potuto essere introdotto negli uffici personali del ministro, al settimo piano del ministero dell’Ordine pubblico, sede anche della polizia, dove l’accesso è vincolato a due controlli.
Georges Vassilakis, 52 anni, è rimasto ucciso dopo aver aperto il pacco bomba, descritto come una “piccola scatola”, nel suo ufficio situato a una decina di metri da quello del ministro, Michalis Chryssohidis, che era presente al momento dell’esplosione. L’ufficiale era uno stretto collaboratore del ministro dal 1999. Un portavoce della polizia, Thanassis Kokkalakis, ha affermato di “non volere credere” a una complicità interna, e ha parlato di una “negligenza” delle guardie all’ingresso. Il ministero non è fornito di apparecchiature per il rilevamento di esplosivi.
In attesa di un’eventuale rivendicazione e dell’analisi dell’esplosivo utilizzato, la polizia “non esclude alcuna pista”, ha aggiunto Kokkalakis. Il primo ministro Georges Papandreou ha denunciato ieri sera un “attacco terroristico” diretto secondo lui a “danneggiare la democrazia”.
Fco
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