Bruxelles, 25 mag. (TMNews) – La portavoce del presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha ribadito oggi a Bruxelles che la Grecia fuori dall’euro “non è un’ipotesi che prospettiamo”, mentre Amadeu Altafaj Tardio, portavoce del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn, ha ripetuto che “lo scenario di un’uscita della Grecia dall’euro non e’ mai stato sul tavolo dei ministri delle Finanze”. Sono queste le prime reazioni dall’esecutivo comunitario alle affermazioni odierne della commissaria alla Pesca, la greca Maria Damanaki, sul rischio di un ritorno alla dracma, se non saranno portati fino in fondo i sacrifici necessari per poter aver i prestiti che consentano di rifinanziare il debito pubblico di Atene.
“Lo scenario di un allontanamento della Grecia dall’euro è ormai sul tavolo”, aveva scritto Damanaki in un comunicato pubblicato sul suo sito internet greco, aggiungendo: “Sono costretta a parlare chiaro: o ci mettiamo d’accordo con i nostri finanziatori per un programma di duri sacrifici che porti a dei risultati, assumendoci le nostre responsabilità per il passato, oppure torniamo alla dracma”.
Fonti qualificate della Commissione hanno sottolineato che “la commissaria Damanaki, parlando a titolo personale, ha drammatizzato la situazione, ma cio’ che dice, in realtà, non è diverso da quanto va ripetendo l’Esecutivo Ue: che la Grecia ha bisogno di prendere misure molto dure per i suoi cittadini” per risanare il suo bilancio, rispettare il programma concordato con l’Ue e il Fmi, per continuare a ottenere finanziamento per il proprio debito sovrano.
L’uscita di un paese dall’euro non è neanche contemplata dai Trattati Ue, e non ci sono procedure per espellere uno Stato membro neanche se lo chiedesse lo stesso interessato.
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