Atene, 5 gen. (Apcom) – Alla vigilia dell’arrivo di una delegazione di tecnici Ue per discutere del piano pluriennale di risanamento dei conti, Atene accelera di un anno sul termine per riportare il deficit di bilancio in linea con il limite massimo previsto dai trattati europei. Dovrà tornare al 3 per cento del Pil entro il 2012, secondo quanto deciso nel corso di una riunione interministeriale, presieduta dal premier George Papandreou. “Il primo ministro ci ha chiesto di prendere decisioni immediate per mandare a buon fine tutto il programma di grandi cambiamenti in tre anni”, ha riferito il ministero delle Finanze, George Papaconstantinou.
A seguito di una pesante revisione in peggio, per il 2009 il deficit di bilancio della Grecia è atteso ad un esplosivo 12,7 per cento. In un contesto globale reso ansioso dall’allarme sulle difficoltà dei debiti di Dubai, nelle scorse settimane il tutto è finito sotto la lente dei mercati, mentre la Grecia ha subito le pressioni dei suoi partner europei e delle autorità comunitarie per invertire la deriva dei conti.
Con il bilancio 2010 il governo conta di ridurre il deficit al 9,1 per cento del Pil, e successivamente, tramite un piano di risanamento di medio termine aveva originariamente previsto di tagliarlo al 3 per cento del Pil entro il 2013. Ora l’accelerazione “significa che il risanamento verrà compiuto in tre anni”, ha rilevato Papaconstantinou.
Fonti del ministero delle Finanze citate da France Presse riferiscono che si conta di tagliare il deficit di 4 punti quest’anno, e di altri tre punti sia nel 2011 che nel 20123. La Borsa di Atene ha chiuso gli scambi con un progresso di oltre il 4 per cento. (fonte Afp)
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