Bruxelles, 2 mag. (Apcom) – Il ministro delle Finanze greco, George Papacostantinou, ha garantito stasera a Bruxelles che il suo paese ripagherà regolarmente tutti i suoi debiti, e che si è fatto il possibile per far pesare meno sui redditi più bassi lo sforzo di risanamento finanziario previsto dal rigoroso programma di austerità di Atene.
Il ministro ha partecipato alla conferenza stampa finale dell’eurogruppo, stasera a Bruxelles, accanto al presidente dei ministroi finanziari dell’eurozona, Jean-Claude Juncker, al presidente della Bce Jean-Claude Trichet e al commissario europeo agli Affari economici e monetari, Olli Rehn. Quando un giornalista gli ha chiesto si possa dare la garanzia che non vi sarà la ristrutturazione del debito sovrano greco, e che Atene rimborserà fino all’ultimo euro delle somme che le verranno prestate, Papacostantinou ha replicato senza esitazioni e in perfetto francese: “Rispondere è molto facile: sì. Abbiamo già dimostrato nei mesi passati che siamo in grado di rispettare i nostri impegni: nella prima parte dell’anno abbiamo ridotto il deficit del 40% invece del 30% previsto in precedenza; abbiamo aperto i cantieri di grandi riforme, come la riforma fiscale. E’ chiaro che siamo pronti a fare tutto quel che ci siamo impegnati a fare”.
E alla domanda se la Grecia non si senta ora sotto tutela, il ministro ha risposto: “In nessun caso: siamo un paese democratico che si assume le sue responsabilità”. Anche Juncker si è espresso su questo punto: “Bisogna rispettare – ha detto – la dignità di tutti i membri dell’eurozona… A volte sento affermazioni maldestre nei riguardi dei greci. La Grecia non è sotto tutela, farà ciò che deve fare”.
Ma la domanda più difficile a Papacostantinou l’ha fatto un cronista greco, quando ha sottolineato che la stretta richiesta alla Grecia sembra pesare tutta sulle classi medie e su quelle più povere. “Lei non ha letto bene il programma di austerità: abbiamo fatto un enorme sforzo – ha detto il ministro – per non toccare gli stipendi più bassi del settore pubblico e le pensioni più basse dei settori pubblico e privato. Ma è chiaro –
ha aggiunto – che tutti dovranno fare sforzi e che saremo giudicati da come rispetteremo gli impegni. Ci siamo impegnati – ha ricordato Papacostantinou – a ridurre la spesa pubblica che è esplosa negli ultimi anni, ad aumentare le entrate fiscali, che da noi sono inferiori a quelle degli altri paesi membri, perché noi abbiamo una grande evasione fiscale. E a fare le riforme, come quella nel settore del mercato dei prodotti, che non sono state fatte prima. Ma abbiamo fatto tutto ciò che abbiamo potuto – ha concluso – per mantenere la giustizia sociale”
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