Atene, 14 dic. (Apcom) – Il deficit pubblico della Grecia sarà “al di sotto del 3% del Pil nel 2013”: lo ha promesso il Primo ministro greco Georges Papandreou annunciando delle misure per fare uscire il Paese dalla crisi, fra cui una riforma fiscale.
(Segue) (con fonte Afp) i alle spese. Papandreou ha precisato che il deficit pubblico “diminuirà del 2% all’anno a partire dal 2011”, dopo un primo calo dal 4% al 9,1% circa del Pil nel 2010, per passare a “meno del 3% del Pil nel 2013”, nei limiti del Patto di stabilità della zona euro. Il debito pubblico del Paese comincerà a calare nel 2012, ha precisato il capo del governo.
Il Primo ministro ha annunciato una serie di tagli alle spese pubbliche, fra cui la riduzione del 10% delle spese per il funzionamento dello Stato, del bilancio dei premi nella pubblica amministrazione e delle spese per le assicurazioni sociali.
Papandreou ha annunciato anche la soppressione dei bonus dei dirigenti del settore bancario pubblico, un congelamento dei salari di base superiori a 2.000 euro nella pubblica amministrazione, un rallentamento delle assunzioni nel settore nel 2010 e una tassazione dei premi ai funzionari.
Caleranno inoltre le spese militari nei prossimi tre anni, ha aggiunto Papandreou. Il governo lancerà anche un programma di privatizzazioni e di sfruttamento della proprietà fondiaria dello Stato, ha indicato sempre il capo del governo di Atene.
Le misure cominceranno ad entrare in vigore dalla fine del mese di febbraio, ha aggiunto Papandreou chiedendo un “patto sociale nazionale” per garantire il successo del piano di risanamento per uscire dalla crisi e la credibilità del Paese.
La Grecia è sotto la pressione di tutta l’Unione europea per la deriva che sta investendo le sue finanze pubbliche, finite sotto la lente dopo l’allarme globale innescato dalle difficoltà sui debiti di Dubai World. Per quest’anno il deficit di bilancio ellenico è atteso al 12,7 del Pil, secondo le stime dello stesso governo, facendo lievitare il debito al 113,4 per cento del Pil e al 120,8 per cento nel 2010.
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