Atene, 23 giu. (Ap) – Gli operatori portuali in sciopero hanno impedito a centinaia di passeggeri di imbarcarsi sui traghetti in partenza dal Pireo e diretti nelle località turistiche sul Mar Egeo, malgrado un’ingiunzione di tribunale che dichiarava la protesta illegale.
I nervi erano a fior di pelle nel porto vicino Atene, con i passeggeri che hanno discusso e a volte sono venuti alle mani con il personale in sciopero, che ha impedito fisicamente l’accesso ai traghetti. I passeggeri greci hanno fischiato gli addetti portuali che intonavano slogan e bloccavano le passerelle, mentre i turisti stranieri sono rimasti seduti malinconicamente sui bagagli.
“Non possiamo raggiungere Santorini e abbiamo già pagato l’albergo, perderemo un mucchio di soldi”, ha raccontato Claudia, una turista spagnola. Un sindacalista in sciopero, Savvas Tsiboglou, ha dichiarato ad Antenna radio che i lavoratori proseguiranno la loro protesta e che i passeggeri che non riescono a raggiungere le loro mete “sono vittime del governo”.
Soltanto due delle quattordici sigle rappresentate nel sindacato dei lavoratori portuali hanno aderito alla protesta di ventiquattro ore, indetta dal Pame, un gruppo di lavoro sostenuto dal partito comunista. La protesta è stata indetta contro le misure di austerity del governo per tirare fuori la Grecia dalla crisi finanziaria che ha rischiato di trascinare il Paese sull’orlo del fallimento il mese scorso.
Fco
© riproduzione riservata