Atene, 20 ott. (TMNews) – Circa 17.000 manifestanti si sono riversati questa mattina nel centro di Atene, davanti al Parlamento, nel secondo giorno di sciopero generale contro le misure di austerità. Lo ha riferito la polizia.
Oggi il parlamento è chiamato ad approvare in via definitiva le nuove misure dettate dei creditori del paese, Ue e Fondo monetario internazionale (Fmi), già approvate ieri sera con 154 sì dei deputati del Pasok, partito socialista del premier George Papandreou, contro 141 no, su 295 deputati presenti. Il voto finale è atteso per questa sera. Le nuove misure prevedono una riduzione del numero degli impiegati pubblici e un taglio al loro stipendio, aumenti delle imposte e il congelamento di convenzioni collettive. Ciò comporterà un abbassamento generalizzato dei salari anche nel settore privato.
“Il governo, il Fondo monetario internazionale (Fmi) e l’Unione europea (Ue) nuocciono alla salute”, hanno scandito i dipendenti del settore della sanità. Il centro di Atene è nuovamente chiuso alla circolazione e il Parlamento è circondato da decine di furgoni delle forze dell’ordine in assetto anti-sommossa.
(fonte Afp)
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