Bruxelles, 7 mag. (Apcom) – Sono in corso a Bruxelles gli incontri bilaterali fra i capi di Stato e di governo dell’eurogruppo, in preparazione del vertice straordinario dei leader di stasera, dedicato alla crisi greca e alle ‘lezioni’ da trarne in termini di rafforzamento della ‘governance’ economica dell’eurozona. Il vertice vero e proprio si svolgerà sottoforma di una cena di lavoro con inizio alle 19.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è arrivato con largo anticipo, poco dopo le 16.30, al palazzo Justus Lipsius di Bruxelles, sede del Consiglio Ue, per delle bilaterali con i leader di diversi Stati membri. Dopo aver parlato al telefono alle 13.30 con il cancelliere tedesco Angela Merkel, subito dopo il suo arrivo a Bruxelles Berlusconi ha avuto un faccia a faccia con il presidente francese Nicolas Sarkozy, terminato con una la condivisione della “necessità fortissima di uscire dal vertice con decisioni condivise e per interventi comuni e coordinati”, secondo fonti di Palazzo Chigi. Il premier italiano vedrà probabilmente ora il collega spagnolo José Luis Zapatero.
Il vertice, formalizzando al più alto livello politico l’accordo sul meccanismo di assistenza finanziaria ad Atene già finalizzato domenica scorsa dai ministri delle Finanze dell’eurogruppo e già in fase operativa, con l’approvazione in corso da parte dei parlamenti nazionali, servirà innanzitutto a mandare un messaggio chiaro ai mercati a difesa della stabilità dell’euro. Il messaggio è che “dietro la moneta ci sono gli Stati” come hanno sottolineato fonti di governo italiane, e che i paesi dell’euro sono unanimi a sostenere e a finanziare (ciascuno per la quota che gli spetta) gli sforzi di risanamento della Grecia.
In questo quadro, l’Italia, come la Francia e la Spagna e come la Commissione europea e i presidenti dell’eurogruppo, Jean- Claude Juncker, e del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, svolge fin dall’inizio un ruolo chiaro di iniziativa politica e di appoggio agli sforzi per affrontare e gestire la crisi, di fronte a un atteggiamento titubante della Germania, che è cambiato solo nell’ultima settimana, e in particolare ieri con la lettera congiunta Merkel-Sarkozy.
Il vertice servirà anche a dare un mandato, se non addirittura un sostegno preventivo, alla Commissione europea per il pacchetto di proposte sul rafforzamento della ‘governance’ economica della zona euro, che l’Esecutivo comunitario presenterà mercoledì prossimo. Dopo la lettera franco-tedesca, e considerata la posizione italiana, l’appoggio dei maggiori Stati dell’euro al pacchetto di misure è scontato; sarà compito del presidente Van Rompuy e di Barroso, con l’appoggio dei leader di questi paesi, convincere anche gli altri ad approvare delle conclusioni unanimi che convincano i mercati e aprano la strada all’instaurazione della ‘governance’ economica dell’eurozona.
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