Ritorna a difendere i pali rossoblù e lo fa con la solita precisione e attenzione.
Prestazione attenta e solida con ottimi anticipi, chiusure e senza buttare la palla. L’errore nel finale di primo tempo poteva costare caro, però.
Capitano nonostante sia appena arrivato, quindi sinonimo di importanza e leadership. E quest’ultima si vede nella direzione del reparto. Meglio nel secondo tempo.
Riscatta la prova negativa contro il Gozzano tornando a mostrare il perché giochi sempre. Non smette mai di ringhiare e lottare, mettendo sempre e comunque la gamba.
Nel primo tempo si vede poco perché svolge un ottimo lavoro tattico quando dall’altra parte Groppo spinge.
Ennesima prova di sostanza e di qualità, sembra essere ovunque. Dice di non essere un “Pirlo”, ma ultimamente le sue palle perse si contano sulle dita di una mano.
Nei primi dieci minuti sbaglia qualche pallone non da lui; poi si riprende ma esce per infortunio (dal 23’ st : Entra decisamente bene).
Praticamente una Ferrari, spinge costantemente mettendo in difficoltà tutta la catena di destra della Bustese. Non a caso serve l’assist a Castagna per il 3 a 1 finale.
Gran gol il suo, un destro praticamente all’incrocio calciando di prima sull’appoggio di Broggi. Palla al piede è sempre pericoloso, ma se in alcuni casi tirasse al posto di provare un’altra finta sarebbe devastante (dal 39’ st Castagna 7: L’incornata finale la piazza il Toro. Freddo davanti a Frigione chiude la partita e torna meritatamente al gol).
Non sembra essere una giornata felice in zona gol, ma quando c’è da servire i suoi compagni è un maestro. Quasi tutte le azioni da gol passano dai suoi piedi.
Finalmente una prova pari al suo talento; dribbling, accelerazioni e giocate decisive. Il gol è bellissimo, ma quello che conta è aver rivisto il Broggi d’inizio stagione (dal 33’ st: Subito incisivo e deciso).