– Dalle 8 alle 8.20, lo scalo della brughiera si è fermato a causa dell’allarme lanciato dal volo 00198 dell’American Airlines in arrivo da New York atteso in pista per le 8. Una volta nei pressi di Malpensa, il pilota dell’aereo si è accorto che non si aprivano i flap che ci sono sulle ali dei velivoli e ha lanciato l’sos. Immediata la reazione dell’aeroporto che si è preparato all’emergenza chiudendosi al traffico sia in entrata sia in uscita come sempre accade in questi casi. Non c’è stato, comunque, bisogno dell’intervento di sanitari, vigili del fuoco o squadre speciali. L’aereo della compagnia aerea americana è riuscito ad atterrare facendo registrare sui tabelloni il proprio arrivo effettivo alle 8.05, senza dunque un ritardo significativo.
Tutto è bene quel che finisce bene. Malpensa ha saputo dimostrare la propria prontezza di riflessi e i venti minuti di chiusura dell’aeroporto sono stati soprattutto un pro forma, la procedura da applicare meticolosamente. Qualche ritardo è stato subito dai voli previsti in atterraggio in quei venti minuti di stallo, come quello proveniente da Zurigo, quello di arrivo da Vienna della Austrian o il New York della United Airlines. In ogni caso, si è trattato di dieci, quindici minuti di ritardo. Dalle 8.35 in poi l’operatività di Malpensa è tornata alla piena normalità. Resta il dato di fatto della capacità di tutte le forze in campo, dagli operatoti dello scalo, ai colleghi in torre di controllo, alle Forze dell’ordine di farsi trovare pronti ad affrontare la situazione non appena scatti un’emergenza.