VARESE Tasse evase su 318 milioni di euro, ritenute non versate per tre milioni e 41 milioni di Iva non denunciati. «Il fenomeno dell’evasione fiscale in provincia di Varese è inquietante».
Le parole sono del comandante provinciale della Guardia di finanza Antonio Morelli, orgoglioso peraltro del lavoro di contrasto svolto dai suoi uomini. «Risultati molto soddisfacenti – sottolinea – Preludio ad un lavoro di pari intensità per il 2012». Controlli serrati per combattere l’evasione fiscale da una parte, ed educare ad una cultura della legalità dall’altra. «Negli ultimi mesi abbiamo registrato un aumento del 40% delle segnalazioni da parte dei cittadini al 117. La maggior parte fatte dai giovani. Questo è indice di uno scatto etico importante da parte della cittadinanza, che ha risvegliato la propria coscienza sociale».
Grazie alle segnalazioni e alle indagini delle Fiamme gialle, nel 2011 sono stati denunciati complessivamente 60 evasori: 43 totali (ovvero soggetti sconosciuti al fisco) e 17 paratotali (che hanno occultato quote del volume di affari o inserito in contabilità costi fittizi). Il complesso delle attività di verifica e controllo nel comparto tributario ha portato alla denuncia di 105 persone, responsabili di frode fiscale. Nella maggior parte dei casi riferibili all’emissione di fatture per operazioni inesistenti e omesse dichiarazioni dei redditi. «A garanzia del debito verso il fisco, sono stati sequestrati beni per un ammontare complessivo di 17 milioni di euro».
I controlli più serrati e quelli a cui i cittadini stanno dimostrando sempre più sensibilità, sono quelli relativi all’emissione dello scontrino da parte dei commercianti. «In questo ambito sono stati effettuato oltre 5 mila controlli – sottolinea il comandante Morelli – In mille e 500 casi abbiamo constato irregolarità e abbiamo avanzato anche 44 proposte di sospensione della licenza per quegli esercizi commerciali recidivi». I possessori di Suv e barche controllati sono stati invece 700. Nessuna incongruenza però
è stata rilevata tra le dichiarazioni dei redditi e i beni di lusso. Sono stati invece individuati 37 furbetti che beneficiavano di prestazioni sociali agevolate ( contributo affitto, esenzione pagamento del ticket sanitario…), nonostante non avessero i requisiti di necessità. «Il quadro del bilancio attività del 2011 è quindi di un sommerso incredibile. Particolare attenzione va data anche all’aumento di determinate manifestazioni criminose, come prestiti ad usura, l’abusivo esercizio di attività finanziarie e varie tipologie di truffe».
Valentina Fumagalli
s.bartolini
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