Guerra degli amaretti Lainate batte Saronno

SARONNO Il tribunale del Riesame di Varese ha confermato il sequestro dei prodotti della Paolo Lazzaroni & Figli. Si tratta degli “Amaretti Saronno”, “Amaretti di Saronno Specialità”, e degli altri che utilizzano la “L” stilizzata. Il provvedimento è stato preso per evitare la contraffazione del marchio di proprietà della D. Lazzaroni & C. E’ questa l’ultima puntata della vicenda giudiziaria che vede contrapposte la Paolo Lazzaroni & Figli, l’azienda con sede a Saronno in via Gorizia;

e la D. Lazzaroni & C. con sede a Lainate.
«La conferma del sequestro – spiega la D. Lazzaroni & C. in una nota – avvalora la validità delle nostre contestazioni e segna un punto importante nella battaglia giudiziaria tra le due società per il brand Lazzaroni, uno degli storici marchi venduto nel 1984 dalla famiglia Lazzaroni, insieme alla D. Lazzaroni & C., alla multinazionale americana Campbell. Nel 1996 la proprietà di azienda e marchio passano al Gruppo Citterio che ha ceduto entrambe nel 2008 al Gruppo Ragosta».
Replica la Paolo Lazzaroni & Figli: «In sede penale siamo ancora nella fase delle indagini preliminari. La decisione del tribunale del Riesame, infatti, conferma la mera regolarità del sequestro del 28 settembre, senza anticipare alcuna conclusione sul merito delle contestazioni ipotizzate. Nel frattempo la nostra società sta regolarmente operando, fornendo gli “Amaretti del Chiostro” e gli “Amaretti del Chiostro di Saronno”».
Sara Giudici

e.romano

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