Una rete internazionale delle truffe telematiche è stata smantellata dai carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio. I carabinieri della stazione di Lonate Pozzolo, al termine di una complessa attività di indagine, hanno denunciato con l’accusa di tentata frode informatica e accesso abusivo a sistema informatico tre persone, un bellunese di 65 anni e due donne, rispettivamente di 65 e 67 anni, entrambe statunitensi e stabilmente residenti negli Usa. I tre individui sono i responsabili di un’azienda statunitense che ha promosso un’azione di hackeraggio ai danni di una ditta di Ferno, operante nel settore sanitario.
Dopo aver aggirato i sistemi di protezione informatica dell’azienda italiana, si è registrato un tentativo di prelevare dal conto corrente bancario della stessa una somma di alcune centinaia di euro. L’operazione non è stata portata a termine grazie al tempestivo intervento del sistema di sicurezza telematica dell’istituto di credito che, notata l’anomalia nell’accesso effettuato, ha predisposto tutte le misure idonee al blocco di ogni operazione sospetta. Il titolare della società di Ferno, una volta venuto a conoscenza del tentativo di frode,
ha sporto una denuncia alla locale stazione dei carabinieri. I militari, attraverso un’attività di indagine svolta da personale specializzato nel settore telematico, sono riusciti in breve tempo a risalire a all’identità dei legali rappresentanti. Ma le indagini vanno avanti: in collaborazione con la Compagnia di Busto Arsizio e con gli organi dell’Interpol, si sta accertando l’eventuale appartenenza dei tre individui a un eventuale network criminale, avente base negli Stati Uniti, operante in ambito internazionale.
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