VARESE Chi ha un gatto nero deve stare in guardia. Ad Halloween, anche a Varese, torna il pericolo di riti satanici che prevedono il sacrificio di animali. «Questo periodo è particolarmente critico, un po’ per Halloween e un po’ perché c’è chi dice che in autunno i gatti siano buoni da mangiare – denuncia Gianna Miraglia di A-Mici Randagi – Ricordo che un paio di estati fa da Cantello ne sono spariti 19. Il consiglio è
di stare all’occhio».
La parte della provincia più pericolosa per i gatti neri è il basso Varesotto, nei dintorni di Busto Arsizio, Cassano Magnago, Gallarate, Somma Lombardo e Golasecca, città storicamente caratterizzate dalla presenza di riti satanici. Proprio in quelle zone, infatti, l’associazione italiana per la difesa di animali e ambiente (Aidaa), per il quinto anno consecutivo, ha organizzato le “ronde pro gatto nero”. Si tratta di un’attività di vigilanza che si svolge durante la notte di Halloween. I volontari si spostano in auto, a gruppi di quattro, armati solo di una pila e di un cellulare per rimanere in contatto con la sede centrale. Il gruppo perlustrerà anche i dintorni dei cimiteri di Morazzone e Samarate dove negli scorsi anni sembrano essersi verificati furti sospetti di materiale, forse riutilizzato per riti esoterici.
«In questi 5 anni abbiamo fatto 50 denunce in tutta Italia – spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa – Le ronde pro gatto nero sono come le ronde anti abbandono, un’attività di controllo e perlustrazione. Il sacrificio dei gatti neri è un fenomeno che pensiamo essere in diminuzione. I nostri controlli saranno particolarmente attenti in Versilia (nei dintorni di Viareggio) e a Torino, zone considerate più critiche del varesotto».
Stando alle stime “dell’osservatorio pro gatto nero ed anti-sfiga” di Aidaa, sono almeno 30 mila i gatti neri che vengono uccisi ogni anno tra riti esoterici, pratiche per allontanare il malocchio e scopi commerciali (pellicce- vivisezione etc). Sono almeno 15 milioni gli italiani che ogni giorno alla vista di un gatto nero fanno gli scongiuri. Partecipare alle ronde pro gatto nero, di conseguenza, significa anche dare un segnale culturale forte. Per aderire alle ronde: ronde.aidaa@ libero.it.
Adriana Morlacchi
s.bartolini
© riproduzione riservata