– Coop Nuova Urbanistica nella bufera: tre cause civili contro l’ultradecennale realtà varesina. Soci sul piede di guerra: «Oneri accessori applicati arbitrariamente e depositi congelati per almeno 12 mesi con interessi dimezzati dall’oggi al domani. Rivogliamo i nostri soldi».
Sono due, quindi, i macro filoni di natura civilistica approdati in tribunale che hanno visto 68 soci della coop rivolgersi a un giudice «per difendere i nostri soldi e la nostra casa». Il primo coinvolge alcuni dei soci prestatori, guidati da , pensionato di 67 anni, il primo che il 21 luglio «entro i termini di legge», chiese la restituzione con gli interessi ancora non decurtati del denaro affidato alla cooperativa.
«Non ho avuto risposte né i soldi – spiega Caravella – Sottolineo che sono i risparmi di tutta una vita. Oltre 46 mila euro, praticamente il mio Tfr, i risparmi per la vecchiaia». I soldi per le emergenze non solo: «Per aiutare mio figlio o per far fronte a problemi di salute – spiega – Pare che io non possa più riaverli. E non è nemmeno chiaro per quanto questo blocco, questo congelamento, resterà in vigore».
/>Caravella, e come lui circa un migliaio dei circa seimila soci della cooperativa, ha affidato i propri risparmi alla Nuova Urbanistica.
«Ho pensato fosse più sicuro e vantaggioso che investirli in titoli di Stato – prosegue – La cooperativa ha agito come una sorta di banca. Tu davi il capitale, nel mio caso versato in tre tranche, loro su quei soldi versavano degli interessi. A ottobre 2013 il cda ha bloccato sia le operazioni di deposito che quelle di prelievo. Noi non riusciamo più a rientrare in possesso dei nostri soldi. Se una banca si comportasse così, cosa succederebbe?».
I soci prestatori che hanno intentato causa lo hanno fatto davanti al Tribunale delle imprese di Milano. «Chiediamo l’annullamento di tutte le delibere che ci impediscono di riottenere quanto è di nostra proprietà – rimarca Caravella – Ho chiesto di poter avere almeno duemila euro, anche in quattro rate mensili da 500 euro. Non mi è stato dato nulla».
Nella delibera dell’11 novembre 2013 il cda Nuova Urbanistica ha adottato provvedimenti «urgenti per far fronte alla crisi» e ha fissato regole molto precise. Ai soci con più di 75 anni sono concessi prelievi di 500 euro al mese.
Infine viene fissato un tetto di 40mila euro mensili ma solo «a fronte di oggettive difficoltà del socio». Socio che per ottenere i propri soldi dovrà «presentare idonea documentazione comprovante l’oggettiva difficoltà come la denuncia dei redditi o l’attestazione Isee».
«Nel frattempo centinaia di migliaia di euro affidati dai soci prestatori restano lì» aggiunge Caravella. Problemi anche con le proprietà indivise (quelle a riscatto insomma). «Hanno applicato oneri e accessori per 400 euro al mese prelevandoli dai nostri conti arbitrariamente – dice , portavoce di questa tipologia di soci – Li hanno restituiti quando abbiamo dichiarato che li avremmo denunciati. Resta il fatto che noi inquilini/proprietari che abbiamo sempre pagato tutto, alloggio e spese, ci ritroviamo praticamente a dover versare un affitto per resare in alloggi di cui abbiamo il godimento per 99 anni».